Stiamo gestendo le nostre energie al meglio.
man January 05, 2024
Le scuse le evitiamo, siamo pronti ad essere quello che siamo in verità, l'energia, la luce che rappresentiamo è viva e potente. Siamo consapevoli di evolverci assieme.
Tratto da The Giver (2014)
Auguriamo a tutti e tutte un felice inizio trasformativo, tradotto: che ogni istante sia ricco di sorprese, d'avventura, riconoscendovi per quello che siete (fa niente se capirete d'esser stati sciocchi e sgarbati - giusto per star tranquilli nelle classificazioni), d'amore e di paziente discernimento.
Vi auguriamo che il vostro cuore ricominci a battervi, facendovi piangere di gioia.
Vi auguriamo che nelle vostre vite ci sia Giustizia, Pace ed ancora Amore.
Piccola nota: prima di dire che non funziona una cosa ( es. gstvirtualbank.it/ ), un'idea, un movimento, un sentimento, un progetto, chiedetevi cosa avete apportato voi a realizzare quella cosa, quell'idea, quel movimento, quel sentimento, quel progetto.
|||||||| Namastè = un saluto dal divino che in noi al divino che è in voi ||||||||
io amo!
Solo se tu credi sia possibile che qualcosa di esterno, come può essere una ditta privata, uno stato, una Società Per Azioni e qualsiasi altro impedimento stia cercando di congelare l'anima, la tua anima, che proprio per la sua natura non può essere congelata, allora ricordati che:
- la natura è vita;
- la natura è dentro di te come dentro di me;
- le parole scritte nelle Costituzioni o in testi che suggeriscono un comportamento saggio e responsabile e che tutelano la vita di tutti, sono di valore, se e solo se, noi diamo valore alle stesse scritture;
- la nostra anima, quando sa d'essere, non permette al nostro corpo d'ammalarsi perché siamo presenti anche quando il sistema che opprime la vita, cerca d'inquinarci per ridurre quel potenziale inesauribile;
- così, se lasciamo che qualcuno, un'entità, una struttura nazionale o sovranazionale, ci gestisca come se fossimo "incapaci d' intendere e di volere" spetta a noi dire che questo non deve farlo com' è chiaro dire a chi ci molesta di finirla, smetterla.
Adesso, la soluzione è sotto i nostri occhi, ricordiamoci che risiede nel nostro spirito dall'origine della nostra venuta su questa terra e che possiamo agire con coraggio, amore e discernimento, sarà più facile riuscirci!
amore e prosperità
man
il tramonto della falsità
- la visione di un mondo al quale non si può accedere è un mondo sterile, gli esseri umani hanno bisogno di fertilità;
- la storia scritta dai vincitori ha delle peculiarità d'irreversibilità solo se si crede ad essa senza partecipare a cambiarla;
- la verità risiede negli animi e si può tendere ad essa con determinazione e coraggio ed amore;
- rendere il terzo millennio vivo, dipende dalle tue decisioni attuali, aiutati a cambiare, facciamolo assieme;
- inform_-azione, consapevolezza, capacità, sovranità sono parole sterili solo quando eviti di Comprendere il loro Valore:
http://www.antimafiaduemila.com/home/terzo-millennio/232-crisi/75225-il-cambiamento-e-in-atto.html
Approfondire è dovuto capire è la via
da uomini e donne come te
Grazie d'esistere!
All in all it's just another brick in the wall
Le catene sono blande e il tuo spirito comincia ad esultare: perché?
Il Debito = la Colpa sono via dal concetto della vita.
Quello che i media mostrano sono tentativi di sottomissione alla loro verità.
La Verità risiede in quello che ognuno di noi è: uomini e donne! La verità è dentro di noi.
Grazie per il tuo impegno a riconoscere la Verità.
Il bambino che è in te è vivo senza obblighi di divenire un consumista e/o un prodotto da utilizzare e gettare!
Grazie d'esistere e che tu abbia amore e prosperità.
man
Atto GSTVB-002-2018
E' DIRITTO E RESPONSABILITA' DEGLI INDIVIDUI PROMUOVERE I DIRITTI UMANI E LE LIBERTA' FONDAMENTALI
(tratto dalla Risoluzione ONU A/RES/53/144 dell'8 marzo 1999)
Articolo 1
Tutti hanno il diritto, individualmente ed in associazione con altri, di PROMUOVERE e LOTTARE per la protezione e la realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali a livello nazionale ed internazionale.
Film a disposizione per i Comuni che hanno accettato di tenere gli incontri con i cittadini dopo aver ricevuto l'istanza: https://youtu.be/qIxOKwNN790
Documenti necessari a comprendere li troverai in:
PROCEDURA
DOCUMENTI
DOMANDE FREQUENTI
ATTENTI ALLE TRUFFE:
NESSUNO è AUTORIZZATO A CHIEDERE DENARO PER LE NOSTRE PROCEDURE
Conoscenza Consapevole
Siete consapevoli del significato: Prodotto Collaterale?
Indagate, con discrezione ma, indagate
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/05/24/T14AAB6775/p2
Le banche creano soldi dal nulla
Le banche creano soldi dal nulla e poi controllano nazioni intere mandandole in bancarotta.
...e tu da dove li crei?
Comincia a porti domande adesso.
man
il pensiero!
Pensarla così è molto comodo e facile; mancando l’individuale responsabilità si agisce in riflessione di quanto viene propinato da media e mainstream.
Ma sarà tutto vero che l’uomo non è capace d’agire?
Osservare quanto c’è dietro alla finzione/finzioni credo sia importante per la ri-evoluzione dell’essere umano.
Essere indottrinati non significa mica che si conosce realmente qualcosa!
Amore ed onore,
man
Non lasciamo solo l’avvocato Gino Marra
grazie
man
L’Avvocato Gino Marra ha bisogno del tuo supporto
Posted on 10 maggio 2016 by ununiverso
L’avvocato Alfonso Luigi Marra ha indetto per il 23 Maggio prossimo una manifestazione dinnanzi alla Procura della Repubblica di Roma, a piazzale Clodio, per chiedere la confisca delle quote private di Banca d’Italia e restituirle al popolo italiano.
Se non siete informati circa l’iniziativa dell’avv. Marra, leggetevi questo articolo su nocensura.com prima di proseguire la lettura.
Banca d’Italia in mano ai banchieri privati
Come noto, il 95% delle quote della Banca d’Italia sono in mano a banchieri privati, come indicato chiaramente anche nella scheda Wikipedia di Banca d’Italia. Questo fatto, che passa inosservato nonostante sia molto grave, è emerso solo recentemente, negli ultimi 10 anni, in quanto in passato i proprietari delle quote di Banca d’Italia erano mantenuti segreti, coperti da ‘omissis’ anche sui documenti ufficiali. Se consideriamo che Banca d’Italia dovrebbe controllare l’operato delle banche, è evidente come il “controllato” sia anche il “controllore”… e su questo ci sarebbero molte cose da dire. Ma la cosa più grave è che in questo modo i banchieri privati gestiscono l’emissione monetaria. Banchieri privati proprietari della BCE
I banchieri privati che gestiscono il 95% delle quote di Banca d’Italia, possiedono anche il 12,3% delle quote della BCE che appartengono alla BdI, come risulta anche sulla scheda wikipedia della Banca Centrale Europea. Le altre quote della BCE, sono possedute dalle banche centrali degli altri paesi europei, che a loro volta, esattamente come in Italia, sono in mano a banchieri privati. Questo comporta che sono i banchieri privati a gestire l’emissione monetaria. Emettono moneta e la PRESTANO alle nazioni, che ottengono liquidità emettendo titoli di stato. La BCE emette denaro e lo presta, ad un tasso di interesse molto basso, alle banche private, che investono sui titoli di stato e ne ricavano sostanziosi interessi, strozzando le nazioni, sempre più indebitate.
SOLO A TITOLO DI INTERESSI SUL DEBITO PUBBLICO, l’Italia paga ogni anno 90-100 miliardi di euro! Debito pubblico che non è dovuto agli sprechi e alle ruberie della politica, come ci hanno sempre voluto far credere i media ed i politici, distogliendo l’attenzione dal sistema bancario, economico e monetario. Sprechi e ruberie sono state finanziate con il progressivo innalzamento della pressione fiscale, non hanno niente a che vedere con il debito pubblico, originato dalla cessione della sovranità monetaria in favore dei banchieri privati.
In foto: quando Marra insieme a Sgarbi distribuì i 5 euro “veri ma falsi”
Non lasciamo solo l’avvocato Marra
L’iniziativa dell’avv. Marra è molto importante, la questione del signoraggio bancario è molto seria, ma è fuori dall’agenda di tutti i politici, censurata da tutti i mass media. Nessuno in Italia ha il coraggio di affrontare questo tema con la forza e la spregiudicatezza di Marra, che con questa operazione vuole mettere sotto pressione la magistratura, spronandola ad intervenire.
Un’iniziativa coraggiosa.
Se all’iniziativa di Marra saranno presente un buon numero di persone, la questione può quantomeno guadagnare visibilità. Purtroppo però, fino a questo momento solo poche personalità e blogger hanno espresso sostegno a questa importante causa. Si sono schierati in favore di Marra l’avv. Marco Della Luna, che ha confermato la “fondatezza giuridica” delle tesi di Marra, il blog Nocensura.com, la radio LDR (vedi video di seguito) e pochi altri piccoli movimenti che si occupano di signoraggio bancario.
Dove sono tutti gli altri blog di contro-informazione? Dove sono tutti quei piccoli politicanti “dissidenti” che dicono di contrapporsi al sistema, allo strapotere delle banche centrali? Dove sono i vari aspiranti politici che parlano dell’Euro, ma non della questione monetaria e di signoraggio?
Perché sedicenti blog di contro-informazione non danno visibilità ad una iniziativa come quella di Marra? Se frequentate blog e pagine di questo tipo, fate presente loro la questione e chiedete di dargli visibilità. Se non lo faranno, sappiate che evidentemente questi blog, non sono “dissidenti” come vorrebbero far credere…
Tratto da: veritanwo
Questo articolo è stato pubblicato in Senza categoria da ununiverso . Aggiungi il permalink ai segnalibri.
COME RIBALTARE LA TIRANNIA
Quando un’idea giunge ad un individuo, in quel momento specifico, in quel preciso stato mentale, l’idea giunge a tanti altri individui che la trasformano assieme.
Siamo connessi e uniti siamo una moltitudine inarrestabile!
Pubblicato anche da redazione iconicon.it
Grazie
man
di G.Z. McGee
La nostra strategia non può esaurirsi nel contrastare l’impero, ma nell’assediarlo. Sottrargli ossigeno. Deriderlo. Con la nostra arte, la nostra musica, la nostra letteratura, la nostra caparbietà, la nostra gioia, la nostra genialità, la nostra pura inesorabilità e la nostra capacità di raccontare le nostre storie. Storie diverse da quelle che ci propinano per lavarci il cervello.”
Arundhati Roy
A seguito dell’ennesimo tragico esempio di come il sistema democratico semplicemente non funzioni, in molti grattandosi il capo hanno iniziato a chiedersi: Che razza di democrazia è mai questa?
La realtà dei fatti è che non si tratta di democrazia. E’ una oligarchia tirannica della peggiore risma: quella che mascherandosi da democrazia si nasconde dietro il fumo ed il gioco di specchi della propaganda. Il fatto che i provvedimenti governativi non siamo emessi da un tiranno ma da un insieme di lobby di potere, non rende questo sistema meno tirannico. Non è altro che totalitarismo invertito.
E’ nostro preciso dovere, se vogliamo essere cittadini degni di questo nome, demolire tale totalitarismo. Il 99% deve strappare di mano le redini all’1%, altrimenti non sopravviveremo. E’ così semplice. Di seguito elencherò quattro sistemi che potranno servirci a spodestare la tirannia.
1) Sputtanare la Plutocrazia.
“E’ vero che esiste la lotta di classe, ma a farla è la mia classe, la classe ricca. E stiamo vincendo.”
Warren Buffett
Aprite gli occhi sull’evidenza che i plutocrati abbiano creato una apartheid economica. Il denaro è la carota che penzola costantemente tra voi e la verità. Il modo in cui le oligarchie mantengono il loro potere è indurre la gente a credere che sia tutto lecito, in quanto l’avidità è una cosa buona, e accumulare soldi è importante perché con i soldi giungerebbe la libertà di fare ciò che si vuole, tipo dettare ai governi i provvedimenti da assumere.
Intanto cresce la divisione tra masse sempre più povere e minoranze sempre più ricche, al punto che la situazione sta costando la vita a un numero crescente di persone. Dobbiamo trovare il coraggio di puntare i piedi e tracciare un confine che non sia più oltrepassabile.
Un modo di farlo è impegnarsi a prendere costantemente per il culo le entità plutocratiche che hanno il monopolio del potere, ridicolizzando il culto della personalità.
La vergogna è una potente motivazione psicologica. Prima facciamo loro capire che devono assumersi le responsabilità morali che il potere implica, tanto prima saremo in grado di riportare equilibrio nel mondo. E il nostro modo di spiegarglielo dovrebbe basarsi sull’effetto mortificante della vergogna.
Come disse Confucio: “In un paese ben governato, la povertà è qualcosa di cui vergognarsi. In un paese mal governato, la ricchezza è qualcosa di cui vergognarsi.”
Ed i paesi di tutto il mondo sono mal governati.
2) Sfidare lo Stato di Polizia.
“Lo scopo principale della polizia è difendere i deliri di coloro i quali possiedono un sacco di pezzi di carta verde. Coloro i quali sono privi dei pezzi di carta verde generalmente sono forzati ad adattarsi a tali deliri. Deliri che innescano conseguenze estreme nel mondo reale.”
Derrick Jensen
La polizia ha smesso di ricoprire il ruolo di pacificatrice. Ora si sono trasformati in volgari teppisti a difesa di governanti che disprezzano i rispettivi popoli. Come disse George Orwell: “La società capitalistica è una società di polizia in cui l’obiettivo numero uno è la protezione della proprietà della classe privilegiata.”
I governi del mondo sono stati presi in ostaggio dalle multinazionali, i banchieri e le lobby, e i nostri paesi sono stati trasformati in stati di polizia.
I sistemi di controllo e indottrinamento tentano invano di mantenere tutto com’è, in modo tale che tutti noi del popolo continuiamo a finanziare quelli che comprano con i nostri soldi le elezioni e le leggi che ci mantengono in una posizione di sottomissione.
Come ha affermato Stefan Molyneux: “Per controllare la fattoria umana è necessario che vi sia una maggioranza di pecore masochiste, insicure, superficiali e vanitose, totalmente assorbite da idiozie come il peso forma, l’abs ed il gossip – e una minoranza di cani da pastore rabbiosi e dominanti vestiti di verde (militare) o di blu (polizia) da utilizzarsi per minacciare e gestire il gregge.”
Occhio, cari stivali neri: la vostra violenza fascista nulla potrà contro la nostra libertà creativa. Il cosiddetto gregge è popolato anche da lupi travestiti da agnelli, che se messi alle strette inizieranno ad azzannare. Possiamo ribaltare i cliché dello stato di polizia deridendolo proprio come Anonymous deride il potere.
“La storia non si ripete” – scrisse Mark Twain – “ma fa rima.”
E noi siamo qui per sviluppare una rima sana e fresca contro i loro versi obsoleti e distorti. I vostri cuori spenti e le vostre menti plagiate dal lavaggio del cervello nulla possono contro i nostri cuori compassionevoli e le nostre menti aperte. I vostri giorni sono contati. La disobbedienza civile è sempre stata una mossa da scacco matto, e il gioco è destinato a cambiare. Gettate i vostri tesserini di poliziotti nella spazzatura, alla luce di ciò che rappresentano. Meglio ancora: unitevi a noi. Nella migliore delle ipotesi, la sottile linea blu è un’illusione.
3) Ridicolizzare il NDAA (National Defense Authorization Act – n.d.t.)
“Il NDAA non è stato pensato per proteggere la gente, ma per proteggere i tiranni dalla gente. È per questo che nessun membro dell’Esecutivo o del Legislativo pensa neanche di striscio a ripristinare i diritti che ci sono stati sottratti per ‘questioni di sicurezza.’ La nuova versione, sulla falsariga delle versioni precedenti, fornisce ai nostri ‘padroni’ nuove e più strette catene giuridiche con cui impedire la nostra resistenza. Questo è l’intento.”
Chris Hedges
Quando Adolf Hitler era al potere ebbe ad asserire che: “… è una fortuna per i governi che le persone non siano capaci di ragionare.” Ogni cittadino incapace di ragionare è facilmente influenzabile da campioni del calibro di Hitler. Noi dobbiamo diventare cittadini auto-didatti. Come scrisse Frederick Douglas: “La conoscenza rende le persone inadatte alla schiavitù.” In effetti, più siamo in grado di ragionare con la nostra testa, maggiori sono le possibilità di restare uomini e donne liberi.
Così com’è concepito, il NDAA è la legge più diabolicamente autoritaria mai promulgata da qualsiasi governo. La schiavitù in nome della sicurezza è il più ingannevole dei diritti. Tali leggi che limitano le nostre libertà costituiscono una minaccia ben più grave del ‘terrorismo’ dal quale pretendono di proteggerci. Derogano illegittimamente ai diritti garantiti dal Primo Emendamento e non prevedono tutele che soddisfino i requisiti del giusto processo.
In poche parole, non è che un volgare strumento con cui il governo si illude di frenare il popolo. Le costituzioni furono promulgate proprio come strumenti a tutela dei diritti dei popoli dagli abusi di potere dei governi, tuttavia le attuali legislazioni stanno cancellando le funzioni di tutela dei popoli delle costituzioni.
E’ finito il tempo di affidarci ad inutili petizioni per contestare simili leggi che disprezzano la nostra vita. Ora dobbiamo ridicolizzarle, dobbiamo disprezzarle. Se necessario dobbiamo bestemmiare in faccia al presidente. Informare la gente su quanto corrotte esse siano. La gente resterà ignorante al riguardo fino a quando noi non spazzeremo via questa ignoranza. Dobbiamo impegnarci in questo per tutelare le loro libertà, le nostre libertà e quelle dei nostri figli e dei figli dei nostri figli. Le persone sono nate per essere libere. Trasgredire in ogni modo i provvedimenti che cerchino di privarci di tale libertà è un modo di salvaguardare tale libertà.
4) Sfidare lo Stato del Controllo di Massa.
“Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio.”
Emiliano Zapata
Con l’Operazione Shamrock – risalente al 1970 – la NSA si mise a spiare indebitamente tutti i telegrammi privati in partenza dagli Stati Uniti verso paesi esteri. Nel 1978 il Congresso emise il Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA) per porre fine a tale violazione.
Tuttavia l’adozione del Patriot Act del 2001 (soluzione adottata dopo la reazione suscitata dagli eventi dell’11 Settembre) “ha spalancato le porte della sorveglianza segreta da parte di agenzie quali NSA, FBI e CIA, oltre che di centinaia di amministrazioni comunali e statali, legittimando l’infiltrazione e lo spionaggio di milioni di cittadini americani.” (Renee Parsons).
Ora spetta a noi, Noi, il Popolo, sfidare tale stato di sorveglianza per evitare di trasformarci inavvertitamente nei prolet che George Orwell descrisse nel romanzo 1984. La diffusione di informazioni è diventata la disobbedienza civile della nostra epoca. Lo storico e attivista Howard Zinn descrisse la disobbedienza civile come “la deliberata, decisa violazione della legge per perseguire un vitale scopo sociale … Quando i diritti umani fondamentali sono messi a repentaglio e i canali legali cessano di tutelarli, gli atti di disobbedienza civile diventano non solo giustificabili, ma necessari.”
Anche Thomas Jefferson scrisse che “se una legge è ingiusta, la disobbedienza da parte del cittadino è non solo giustificata, ma doverosa.” Snowden, Manning, Assange, Hammond e il compianto Aaron Swartz hanno tutti continuato la tradizione della disobbedienza civile, rivelando i dettagli dei programmi globali della sorveglianza di massa.
Tuttavia, dobbiamo capire che il pericolo non giunge tanto da queste agenzie governative che dipendono dalla politica, ma dalle multinazionali finanziarie che con i loro eserciti privati di avvocati e lobbisti tirano le fila dei presidenti, e fanno si che interi governi danzino sulle note delle loro avide melodie. E’ ora di cambiare musica. E’ il momento di interrompere tale danza corrotta. È il momento di sfidare i poteri forti. E’ in gioco né più e né meno che la sopravvivenza della razza umana.
Note sull’autore: Gary ‘Z’ McGee, ex specialista dei servizi di intelligence diventato filosofo, è l’autore di Birthday Suit of God e The Looking Glass Man. Le sue opere si ispirano ai grandi filosofi di ogni era, e il suo intento è collaborare al risveglio del mondo.
Traduzione a cura di Anticorpi.info
Articolo in lingua inglese pubblicato sul sito Fractal Enlightenment
Fonte: ☛ anticorpi.info
Tratto da: ☛ fractalenlightenment.com
Attraverso: http://guardforangels.altervista.org/blog/ribaltare-la-tirannia
Il ricatto ha bisogno comunque del tuo CONSENSO!
Intimidazione al potere: torna il bavaglio alla rete
Grazie anna: Di ilsimplicissimus
PERCHE’ SI CONTINUA A DARE LORO IL CONSENSO???
Anna Lombroso per il Simplicissimus
Oggi chi mi legge è autorizzato ad accusarmi di aver scritto un post ad personam. Ma ancora per un po’ deve essere lecito e permesso a chi esprime convinzioni, persuasioni, idee e critiche, per passione e senza remunerazione, se non quella di ricercare la verità e magari ottenere qualche consenso, manifestare la sua preoccupazione per le misure di censura contenute in quelle modifiche alla legge 8 febbraio 1948 n.47, al codice penale e al codice di procedura penale in materia di diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di diffusione, che come un fiume carsico, scompaiono e ricompaiono periodicamente e che in una veste particolarmente severa per gli “altri mezzi di diffusione” approdano al Senato.
Qualcuno che avremmo preferito occupasse la poltrona del Colle, in modo che restasse tale e non diventasse un trono regale sottratto a obiezioni e dissenso, le ha definite una vendetta dei notabili, una volontà di risarcimento e non solo morale del mondo politico contro i giornalisti e i blogger, rei – e i primi, quelli della carta stampata, sono pochi, già ampiamente ricattati da varie forme “assistenziali” di finanziamento o semplicemente da una pratica di fidelizzazione opaca– di pronunciare e scrivere verità e fatti poco noti, spesso soggetti già al peggiore dei bavagli, l’autocensura.
Si prende dunque a pretesto un reato, peraltro sempre più difficile da accertare e dimostrare, la diffamazione, per imporre regole ferree e arbitrarie forme di controllo soprattutto ad un contesto mobile, aereo, quel cyberspazio, “nuova dimora della mente”, nella quale, secondo la Dichiarazione di John Perry Barlow, i governi, gli “stanchi giganti di carne e d’acciaio” non devono avere sovranità. I delitti e le pene previste rivelano le intenzioni punitive del legislatore che ha a suo tempo addomesticato le norme con una perdonanza ad personam confezionata su misura per Sallusti, cancellando il carcere, ma lasciando forme di intimidazione e deterrenti micidiali, imperniate su rettifiche cappio ad horas, su sanzioni per migliaia di euro (fino a 50mila per un falso cosciente), sull’interdizione per sei mesi, sulla responsabilità dei direttori per qualsiasi notizia diffamatoria anonima, insomma su .un sistema di minacce e soperchierie che colpiranno soprattutto le testate online. E infatti particolarmente penalizzante è la procedura di rettifica: “il direttore è tenuto a pubblicare gratuitamente e senza commento, senza risposta e senza titolo, con la seguente indicazione “rettifica dell’articolo (titolo) del (data) a firma (l’autore)” nel quotidiano o nel periodico o nell’agenzia di stampa, o nella testata giornalistica online le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini o ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Per le testate online va effettuata “non oltre due giorni”, “con la stessa metodologia, visibilità e rilevanza”. Se non si rettifica entra in scena il giudice che “irroga la sanzione amministrativa”, avverte il prefetto e pure l’ordine professionale. Il quale sospende fino a sei mesi. Ma non basta, oltre alla rettifica e alla richiesta di aggiornare le informazioni, l’interessato “può chiedere l’eliminazione, dai siti internet e dai motori di ricerca, dei contenuti diffamatori o dei dati personali” e presentare istanza al giudice perché ordini la rimozione delle immagini e dei dati ovvero di inibirne l’ulteriore diffusione”, e “In caso di morte dell’interessato le facoltà e i diritti possono essere esercitati dagli eredi o dal convivente”.
È perfino banale sottolineare che si tratta, come al solito, di un esercizio di disuguaglianza che marca la differenza di trattamento all’origine, tra chi parte avvantaggiato da uffici legali, principi del foro, impegnati con contratti milionari, a difendere onorabilità ma soprattutto interessi economici di grandi testate e dei loro autorevoli giornalisti, e volonterosi “informatori” e commentatori, dissuasi ed dire la loro grazie a un impianto intimidatorio che non può non condizionare la libertà di espressione, grazie al palese rischio di rappresaglie.
Mentre, a parte la repressione di aspetti inaccettabile, pedofilia o altre forme esplicitamente criminali, la circolazione di pensieri, pareri, critiche, dati in rete dovrebbe essere libera, anche a prescindere il più possibile dalla tutela della privacy, terreno scivoloso soprattutto per quanto riguarda la riservatezza, la nostra, di normali cittadini, continuamente compromessa tramite provider telefonici, istituti di credito, sondaggisti, difesa invece fino al sopruso, alla rimozione e all’inganno quella dei potenti. E altrettanto vale per i diritti di proprietà, sui quali vigono norme arcaiche e poteri inamovibili, a salvaguardia di prodotti, merci culturali e di eredità immeritate e delle rendite di posizione e finanziarie che ne derivano.
Che se poi dovesse essere punita la diffamazione come lesiva della verità e della realtà, altro che galere, altro che multe. Altro che bavaglio ai tweet del premier, “commessi” contro i cittadini “indolenti”, i lavoratori parassiti, i pensionati privilegiati. Altro che censura sulla propaganda Usa in favore di formazioni neonaziste foraggiate generosamente, di sanzioni rovinose, colpevole di quella che si può definire l’eutanasia del reale attraverso immagini e slogan di regime. Ma è proprio per questo che c’è ancora tanta paura di Wikileaks: fughe di notizie, rivelazione di segreti ci sono sempre state, ma è la dimensione globale e inafferrabile che hanno assunto che spaventa quelli che il premier ha indicato come “poteri forti” e il loro pensiero debole.
Dobbiamo e in tanti, difenderci, difendere il diritto inalienabile di cercare, ricevere e diffondere informazione. E critica. Nell’unico mondo rimasto senza confini.
buone notizie 3
“Golpe di stato: la lista nera dei traditori della Patria”
Posted on ottobre 4, 2013
Se ci troviamo, come dimostrato nei precedenti articoli, sotto un regime di dittatura da parte dell’oligarchia bancaria, dove la BCE e la Commissione Europea decideranno le politiche sociali degli stati, imponendo loro tasse e licenziamenti, lo dobbiamo a una strategia che parte da lontano nel tempo e che si è potuta estrinsecare grazie all’aiuto di politici con loro collusi.
Vediamo quindi chi sono gli artefici principali di questa strategia in Italia e se possono essere imputabili di alto tradimento nei confronti dello stato, della sua sovranità e della sua costituzione.
Nel 1981 il ministro del Tesoro Andreatta e il Governatore della Banca d’Italia Azelio Ciampi decretano il divorzio tra il ministero del tesoro e Banca d’Italia. Cessa quindi l’obbligo di Banca d’Italia di acquistare tutti i titoli di stato che venivano emessi dal ministero del tesoro per finanziare il deficit dello stato stesso. Questo porterà all’acquisto di titoli di stato da parte delle grandi banche commerciali che, comprando i titoli, costringerà lo stato a pagare loro interessi, generando così un debito vero che passerà dai 142 miliardi dell’81 (falso debito, in quanto alla Banca d’Italia bastava stampare il denaro per ripianarlo) a ben 850 miliardi nel 1992 (debito vero, in quanto contratto con banche commerciali private, che lo stato e quindi il popolo dovrà ripagare sotto forma di tassazione forzata).
29 gennaio 1992, legge 35/92 Amato-Carli: viene emanata la legge per la privatizzazione di istituti di credito e di enti pubblici. Banca d’Italia viene privatizzata in palese violazione con l’art. 3 del suo statuto che recita: “In ogni caso dovrà essere assicurata la permanenza della partecipazione maggioritaria al capitale della banca da parte di enti pubblici o di società la cui maggioranza delle azioni con diritto di voto sia posseduta da enti pubblici”.
Si è quindi ceduta la sovranità monetaria, violando due articolo fondamentali della costituzione: l’art. 1 (“La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione&rdquo e l’art. 11 (“L’Italia […] consente in condizioni di parità con gli altri stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni&rdquo.
Non bastasse, il 7 febbraio 1992 viene varata la legge 82 con cui il ministro del Tesoro Guido Carli (ex governatore di Banca d’Italia) attribuisce alla Banca d’Italia la “facoltà di variare il tasso ufficiale di sconto senza doverlo più concordare con il Tesoro”, cosicché, da questo momento, è Banca d’Italia a decidere per il nostro stato il costo del denaro, ovvero gli interessi con cui ripagare la stampa del denaro.
Successivamente, il presidente del Consiglio Giulio Andreotti, il ministro degli Esteri Gianni De Michelis e il ministro del Tesoro Guido Carli firmano il trattato di Maastrich, con cui viene istituito il sistema europeo di banche centrare (SEBC) e europea (BCE), che ha il compito di emettere la moneta unica (Euro) e di gestire la politica monetaria.
Il 4 gennaio 2004 si scoprono le quote di partecipazione di Banca d’Italia che è in mano, per il 95%, a banche private, mentre solo il 5% è ancora in mano allo stato attraverso l’INPS.
Nel 2006 il governo Prodi modifica lo statuto 3 di Banca d’Italia che la voleva un ente di diritto pubblico.
In questi passaggi si sono violati i due articoli sopraccitati della costituzione, in quanto oltre alla perdita di sovranità appartenente al popolo, l’art. 11 della costituzione consente limitazioni – ma non cessioni! – della sovranità nazionale, che inoltre, per quanto riguarda la sovranità monetaria, non è stata ceduta neanche in condizioni di parità, poiché le quote di partecipazione non sono sono paritarie e vi fanno inoltre parte stati, come l’Inghilterra, che non fanno parte dell’euro, ma che partecipano alle decisioni di politica monetaria del nostro stato.
Tutti i signori sopraccitati, nonché i senatori e i deputati dei vari governi che hanno firmato questi accordi, hanno violato il codice penale 241 che recita: “Chiunque commette un fatto diretto a sottoporre il territorio dello Stato, o una parte di esso, alla sovranità di uno stato straniero, ovvero a menomare l’indipendenza dello Stato, è punito con l’ergastolo.”
Viene violato inoltre l’art. 283 del codice penale che recita:“Chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello stato o la forma del governo con mezzi non consentito dall’ordinamento costituzionale dello stato, è punito con la reclusione non inferiore ai 12 anni.”
Infatti i nostri cari politici hanno ceduto un potere indipendente e sovrano del nostro stato ad un organismo privato ed anche esterno allo Stato stesso. Rendendosi conto della gravità di questi reati, il 24 febbraio 2006 con la legge n. 85 vengono introdotte “modifiche al codice penale in materia di reati d’opinione” e verranno modificati proprio gli art. 241, riguardanti gli attentati contro l’indipendenza, l’integrità e l’unità dello stato, 283, relativo all’attentato contro lo stato, 289, che riguarda l’attentato contro organi costituzionali e contro le assemblee regionali, ovvero attentati alle istituzioni democratiche del nostro stato.
Cittadini! Iniziamo a far tremare i politici, traditori dello stato, creando una lista nera di tutti coloro che invece di essere puniti con l’ergastolo, o con la reclusione fino a 12 anni, si sono salvati modificando le leggi stesse che li condannavano. Facciamo sapere loro che il giorno in cui il popolo verrà a conoscenza di questo alto tradimento e si libererà dalla dittatura cui è stato sottoposto verranno ricancellate le leggi che si sono modificate e sconteranno la condanna che gli è dovuta ed il sequestro di tutti i loro beni.
Facciamoli tremare.
Alessandro De Angelis
scrittore e ricercatore antropologo
Fonte: http://sapereeundovere.it/golpe-di-stato-la-lista-nera-dei-traditori-della-patria/
buone notizie 2
buone notizie 1
Fusione fredda: l’E-cat di Andrea Rossi funziona. La conferma delle terze parti indipendenti
Creato Giovedì, 09 Ottobre 2014 10:32
Scritto da Roberta De Carolis
Piu' informazioni su: e-cat fusione fredda andrea rossi
Fusione fredda. L’E-cat di Andrea Rossi produce energia in quantitativo superiore a quella ottenibile da reazioni chimiche note. Questo indicherebbe come il sistema sia in grado di generare reazioni nucleari, confermate anche dall’analisi della distribuzione isotopica prima e dopo la reazione. Lo scrivono le terze parti indipendenti. Ma come si spiega l’assenza di radioattività?
Pubblicato dunque il tanto atteso report, dopo le critiche rivolte ai test condotti nel 2013. “L’energia netta totale ottenuta nel corso dei 32 giorni di sperimentazione è stata di circa 1,5 MWh - scrivono gli autori - Questa quantità di energia è molto di più di quanto può essere ottenuto da qualsiasi altra fonte chimica nota nel piccolo volume del reattore”.
I ricercatori sembrano poi aver risolto la spinosa questione della distribuzione isotopica, che ora sostengono sia significativamente diversa prima e dopo il funzionamento del dispositivo. Il nichel, caricato con l’idrogeno, e il litio, componente principale dei misteriosi additivi di Rossi, risulterebbero infatti diversi, il che indicherebbe il verificarsi di indubbie reazioni nucleari.
L’isotopo è infatti un nucleo con stesso numero di protoni ed elettroni di quello “naturale”, ma diverso numero di neutroni, particelle che non modificano le proprietà chimiche dell’atomo, ma influenzano la sua massa. Essendo questi legati fortemente ai protoni nel nucleo, possono spostarsi solo in seguito a reazioni nucleari, a meno di radioattività naturale, che comunque non caratterizza nichel e litio.
Tutto risolto dunque? “É difficile da conciliare con il fatto che non è stata rilevata alcuna radioattività esternamente al reattore durante la corsa” scrivono dubbiosi i ricercatori. Questo, in effetti, è sempre stato uno dei punti di forza di Rossi, che ha sempre sottolineato l’estrema sicurezza dell’E-cat proprio perché non può emettere radiazioni pericolose.
D’altronde nemmeno queste parti indipendenti potevano prendere visione del catalizzatore dell’inventore italiano, che dovrebbe nascondere, a questo punto, tutti i segreti. Come gli stessi autori hanno sottolineato, la mancanza di alcune informazioni base come la composizione chimica delle molecole che rendono realmente possibile la reazione, impedisce di spiegare perfettamente tutti i meccanismi.
“In conclusione, le prestazioni di E-cat sono eccezionali – concludono comunque i ricercatori – Abbiamo un dispositivo che fornisce energia termica compatibile con una trasformazione nucleare, ma opera a bassa energia e non rilascia alcun rifiuto radioattivo, né emissione pericolosa”.
È questo, dunque, il miracolo italiano?
Roberta De Carolis
Foto: ArXiv.org
Oh Lucy, Lucy
ripropongo con piacere queste considerazioni di Piero.
“accade ciò che deve accadere”
materia? perché porsi questo limite?
amore ed onore
man
Lucy e l’”ottava sfera”
07 Ottobre 2014 Scritto da Piero Cammerinesi
Se nei titoli di coda di Lucy non avessi letto che è stato scritto e diretto da Luc Besson, avrei creduto che a pensare e realizzare questo film fosse stato Ahriman in persona.
di Piero Cammerinesi (corrispondente dagli USA di Coscienzeinrete magazine e Altrainformazione)
Ci sono, a volte, lo sappiamo, dei libri o dei film che hanno in sé delle forze profetiche o di anticipazione del futuro. Naturalmente il futuro può essere visto nei suoi aspetti utopici e nobili o anche distopici e terrifici.
Ma ci sono altresì delle volte in cui vi si intravede un disegno manipolatorio inquietante, in cui si percepisce che ‘qualcuno’ vuole inoculare certi pensieri nell’umanità.
Ebbene, personalmente, non sono affatto d’accordo con il critico Bruce C. Steele, che ha definito Lucy “silly fun”[1], uno spettacolo divertente e sciocco; no, qui non c’è nulla di sciocco, c’è una mente raffinata che vuole comunicare determinate forme-pensiero.
Ora, in quest’opera cinematografica – che, a mio avviso, vale la pena di vedere esclusivamente per rendersi conto di quanto seguirà in queste considerazioni – si esprime, nella forma e nella sostanza, con una precisione terrificante, esattamente quello che l’entità che conosciamo come Ahriman vorrebbe che l’umanità diventasse.
La protagonista, Lucy – Scarlett Johansson - una ragazzotta un po’ sprovveduta che studia a Taiwan, si trova coinvolta in un mostruoso traffico di un nuovo tipo di droga.
Questa ‘droga’ si scopre essere, in realtà, il CPH4[2], un ormone prodotto dalle donne incinte in quantità infinitesimali per supportare lo sviluppo del feto. Il CPH4, invece, se assorbito in notevoli quantità, produrrebbe un effetto allucinatorio.
Ma non solo, tanto che Lucy, a sue spese, si accorge che questa sostanza – se assunta in quantità molto elevate - può portare a potenziare esponenzialmente il livello di utilizzo delle proprie facoltà cerebrali.
E questa è la chiave di volta del film.
Il potenziamento del cervello umano.
Ci viene detto per voce di un altro personaggio del film, il neuro-ricercatore Norman – Morgan Freeman - che noi utilizziamo, di regola, solo una minima parte del nostro cervello. Norman, nel film noto scienziato parigino, ipotizza scenari straordinari se l’uomo fosse in grado di utilizzare non più solo il normale 10% delle proprie cellule cerebrali, ma una percentuale crescente. Che cosa succederebbe, allora, se i neuroni attivi aumentassero percentualmente?
La nostra protagonista si trova dunque ad assumere – suo malgrado – una grande quantità di questa sostanza, che su di lei ha l’effetto di consentirle di utilizzare percentuali sempre maggiori del proprio cervello, ed ecco che le sue capacità si amplificano a dismisura. Forza sovrumana, una capacità di autoguarigione istantanea, un grado inaudito di sopportazione del dolore, visione a distanza, controllo della gravità, fino a prendere possesso di reti elettroniche, addirittura fondendosi con esse.
Qual è dunque la tesi dell’autore e regista?
Se il motivo centrale è quello dell’evoluzione, come afferma Besson anche al termine dell’intervista a Crave online[3], si tratta di un’evoluzione intesa naturalmente in senso assolutamente fisico, in cui tutto nasce da una cellula – nata da dove? - che si divide in due, poi in quattro, poi in otto e così via, sino a giungere ai sistemi complessi degli animali superiori ed allo stesso cervello umano, ancora sotto-utilizzato.
Besson ci vuole dire, insomma, che se mai raggiungessimo un dominio totale del nostro cervello saremmo, di fatto, degli dei, esseri in grado di influenzare tempo e spazio.
Ma che tipo di dei?
Degli dei che limitano il proprio campo d’azione al cosmo materiale, alla materia.
Non a caso Lucy è anche il nome che è stato dato alla prima donna di cui l'antropoarcheologia abbia conoscenza. Lucy – prima donna della specie Australopithecus afarensis – inizia il suo cammino di evoluzione della specie e un’altra Lucy – quella immaginata da Ahriman, oh scusate, da Besson, inizia una nuova fase evolutiva.
In cosa consiste allora questa fase?
Dunque, anzitutto la trasformazione del nostro personaggio non avviene mediante azione cosciente, ma grazie all’assunzione di sostanze chimiche. Tramite qualcosa di assolutamente materiale.
Nulla di non fisico esiste – secondo l’autore - ma solo una fisicità raffinata, estremamente evoluta in grado di oltrepassare gli stessi confini della materia.
Quando la crescita mozzafiato della percentuale di cervello – naturalmente fisico – utilizzata inizia a donarle dei poteri particolari, vediamo che nulla di umano si congiunge con essi.
Anzi, assistiamo a una gelida spietatezza nel comportamento della protagonista, tanto che a chi obietta che lei sta uccidendo delle persone, Lucy ribatte: “non si muore mai davvero”.
Crescita di conoscenza e di poteri, dunque, completamente avulsa da qualsivoglia elemento morale, etico.
Alla fine la percentuale dell’utilizzo del suo cervello giungerà fino al 100% e, a quel punto, assistiamo alla fusione dell’uomo con la rete elettrico-magnetica, la sua espansione nello spazio sub-umano, tanto che l’ultima battuta del film, la risposta di Lucy a chi la sta cercando dopo la sua sparizione, è “io sono dovunque”.
Ebbene si, Lucy è “dovunque”, ha pienamente ragione, se la riconosciamo come una perfetta, fedele espressione di quella che è l’entità ahrimanica.
Ahriman – o Satana per chi preferisce un nome più aulico – vuole, infatti, che tutta l’evoluzione terrestre rimanga al livello cui l’uomo è pervenuto esclusivamente grazie all’evoluzione terrestre.
E qual è questo livello?
Quello della struttura minerale. Ahriman vuole fortemente rendere gli uomini perfetti, ma solo a livello di struttura minerale.
Ora, per fare questo ha bisogno di afferrare realmente l’essere terrestre, minerale dell’uomo, strappandolo dall’evoluzione successiva e isolandolo.
Ma la Terra, come pianeta, la quarta ‘sfera’ dell’evoluzione, va verso una progressiva spiritualizzazione. È necessario, pertanto, strappare l’uomo da questa dimensione per portarlo in un’altra che possiamo definire l’ottava sfera.
Un‘pianeta a sé stante’, composto di materia terrestre, qualcosa di assolutamente contrario rispetto all’evoluzione, che, se progredito a sufficienza, verrà separato dalla Terra per intraprendere un proprio percorso evolutivo.
“Questa è un’iniziazione arimanica, solo che appartiene a una sfera del cosmo diversa dalla nostra. Ma si tratta di un’iniziazione che ha in sé il potere di strappare dalla Terra la civiltà umana, di spazzar via dalla Terra tutto ciò che si è formato come civiltà umana”[4].
È emblematico, ad esempio, per comprendere questa direzione evolutiva, il progetto del motore Keely[5]di cui iniziamo a vedere oggi un certo tipo di sviluppo, che consiste nell’utilizzare le vibrazioni dell’organismo umano “per poi trasferirle alla macchina, cosicché, mentre l’uomo sta davanti alla macchina, le sue vibrazioni più sottili siano in grado di potenziare la macchina, in modo che le vibrazioni nervose umane si trasferiscano alla macchina”[6].
Nella volontà di Ahriman, dunque, c’è la fusione dell’elemento meccanico-materiale con lo spirituale.
Ma Ahriman è altresì l’entità che agisce nell’elemento elettrico-magnetico, di cui il web è la prima manifestazione.
Ora – secondo Rudolf Steiner – davanti all’uomo si aprono solo due strade; quella della regolare evoluzione spirituale, che passa per il riconoscimento della figura del Christo, o quella dell’incapacità di pensare indipendentemente dal cervello fisico, il che produrrà – così Steiner quasi cent’anni fa – nel prossimo futuro “una rete, tessuta da orribili ragni che nella loro organizzazione non s’innalzano neppure al livello vegetale [dunque di carattere minerale, elettrico-magnetico], anche se si tratterà di un tessuto di enorme saggezza. Ragni mostruosi che s’intrecceranno l’uno con l'altro, che nei loro movimenti esteriori imiteranno tutto quello che la gente, che non avrà saputo trarre ispirazione da una nuova capacità immaginativa come quella della scienza spirituale, penserà con il proprio intelletto oscurato” [7]
Questa ottava sfera – l’Inferno, l’Abisso, sempre per chi ama denominazioni più tradizionali - è un pianeta in formazione che coinvolgerà l'umanità rimasta ad un livello di evoluzione inferiore.
Ecco cosa Ahriman vuole che l’uomo diventi.
Un essere che creda di poter evolvere solo grazie a sostanze chimiche, che pensi che l’evoluzione sia esclusivamente materiale, che consideri meta evolutiva utilizzare il 100% del proprio cervello fisico, che non lasci posto all’amore nel proprio cuore, che cerchi di collegarsi fino a fondersi con la macchina, che si muova all’interno di reti elettro-magnetiche dove si può conoscere tutto ma in cui nulla della personalità animica dell’uomo possa passare.
Insomma Lucy, ovvero l’”ottava sfera”.
E che nessuno mi venga a dire che il disegno che sottende questo film, che tutto ciò che vuole comunicare, sia casuale.
[1] http://www.citizen-times.com/story/entertainment/2014/07/28/movie-review-lucys-silly-fun-scarlett-super/13281953/
[2] Anche se questo non è il vero nome della sostanza come si evince da questa intervista di Besson: http://www.craveonline.com/film/interviews/734585-lucy-luc-besson-on-philosophy-action-and-the-real-cph4
[3] v. nota 2
[4] Rudolf Steiner O.O.197
[5] http://en.wikipedia.org/wiki/John_Ernst_Worrell_Keely
[6] v. nota 4
[7] Rudolf Steiner, O.O.204
La "profezia" di Rudolf Steiner sull'America del 3 milennio
Fra pochissimo, chi continua a ridere di quanto si racconta comprenderà che limite gli è stato imposto ed il prezzo che pagheranno in aggiunta a quanto già stanno pagando.
Ricordo un famoso comico che recitava così: noi siam uomini, non caporali!
Ridete ancora? State chiedendo d’essere schiavi?
Fate voi e fate vobis.
ma:
Grazie Salvatore Santoru
In una conferenza tenutasi nel 1916, il celebre filosofo e esoterista Rudolf Steiner fece delle affermazioni che si potrebbero considerare molto attuali o addirittura "profetiche" sul futuro degli USA.
Eccole:
« Non sarà trascorso molto tempo da che sul calendario sarà passato l’anno 2000, che si manifesterà – a partire dall’America - un divieto, non diretto, ma comunque un divieto di ogni tipo di pensare, una legge che avrà lo scopo di soffocare ogni pensiero individuale » .
Parole sicuramente molto forti e che apparentemente non trovano riscontro nella realtà attuale, ma facendo una piccola riflessione si può ben capire quanto siano attuali.
Pensiamo a ciò che succede negli USA dal 2001.
Dopo gli attacchi dell 9/11, furono varate diverse leggi che andavano drasticamente a limitare i diritti dei cittadini statunitensi, come lo "USA Act" e il famigerato "Patriot Act".
Fu ampliata la sorveglianza sui civili, dando maggior potere alla NSA e fu istituito l'Information Awareness Office ( sotto, il suo "curioso" logo ) per accorpare diversi progetti del DARPA, l'agenzia per la ricerca e lo sviluppo del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
Insomma: gli USA sono radicalmente cambiati, e non in meglio.
Prima con la presidenza Bush, e sopratutto con quella attuale di Obama gli States sembra che si stiano dirigendo verso un sistema politico di stampo totalitario.
Per quanto a molti ciò risulterà estraneo e assurdo a prima vista, riflettiamoci un'attimo.
Gli attuali States hanno tutte le carte in regola per essere considerati un paese semi-totalitario.
Innanzitutto dispongono di un sistema di spionaggio governativo (attuato su cittadini statunitensi e non), che come emerso dal recente scandalo NSA, risulta gigantesco.
Il culto della personalità del Presidente è fortissimo, e un suo largo utilizzo è stato fatto in occasione delle campagne elettorali (sopratutto in quella del 2009), tanto che molti suoi sostenitori vedevano in lui una sorta di "Messia".
Difatti, Obama è stato presentato dalla propaganda come colui che avrebbe salvato l'America dalla crisi e ridato prosperità, l'uomo del "cambiamento" proprio come a loro tempo lo erano stati, in modi diversi, sia Lenin che Hitler.
Nonostante le tante promesse fatte in modo demagogico durante la propaganda elettorale, l'attuale Presidente non solo non ne ha rispettato quasi nessuna, ma è riuscito a superare negativamente pure Bush, conducendo una politica estera ancora più aggressiva e internamente facendo ancor di più gli interessi delle banche e delle corporations.
Inoltre, è interessante come la "lotta al terrorismo" venga usata, molto più di come faceva Bush, per questioni di consenso.
Si pensi a come Obama si erga a "difensore" dell'America e del mondo dichiarando che l'Isis e il terrorismo islamista siano il maggior nemico della sua politica e un "cancro da estirpare", quando sino a pochi mesi fa ISIS era sostenuta in Siria, e i terroristi di Al Qaeda in Libia sono stati abilmente foraggiati, tanto che oggi lo stesso paese si trova sempre di più ostaggio di milizie islamiste e armate di vario tipo.
Su quest'ultimo punto, c'è da aggiungere che se non fosse stato per il veto di Russia e Cina all'ONU per l'intervento in Siria della NATO, ora anche questo paese sarebbe stato una colonia islamista.
Tornando alla propaganda e al consenso, ecco un video molto curioso e interessante sulla questione:
Si potrebbe intuire e ipotizzare che molto probabilmente in tale "profezia" Steiner si riferiva anche all'instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale, ovvero il graduale passaggio a una società totalitaria globale, che proprio dagli USA sembra stia iniziando la sua "ascesa".
D'altronde ci sarebbe pure da dire che un "divieto non diretto" che "soffoca il pensiero individuale", effettivamente è già presente, ed è ormai regola all'interno della società.
Difatti, il pensiero individuale è sempre di più attaccato in modo per l'appunto indiretto, mentre viene privilegiata la mentalità "d'alveare", dove si usa "adattare" il proprio pensiero alle nuove tendenze di massa o ai dogmi "scientifici" dominanti, o "delegarlo" ai cosiddetti "esperti" e ai mass media (Tv,Internet ecc).
Se questa interpretazione appare un pò forzata, ecco le parole di Steiner sempre nella stessa conferenza:
« Da un certo punto di vista l’inizio di ciò si può ravvisare in ciò che oggi fa la medicina puramente materialistica, dove l'anima non può avere più alcuna influenza, dove l’uomo viene trattato come una macchina solo sulla base di esperimenti esteriori » .
C'è da dire che tale processo al giorno d'oggi è andato in una fase ancora più radicale ed è diventato onnipresente all'interno della società: difatti, l'essere umano in quasi tutti gli ambiti, ormai viene trattato come "macchina", o anche come un mero prodotto commerciale tra i tanti, su cui fare profitti, testare qualità o venderne dati, come d'altronde ad esempio fanno i vari Facebook , le agenzie pubblicitarie e così via.
A riguardo dei progetti del NWO, c'è anche da dire che Steiner ne era sicuramente al corrente, conoscendo bene il mondo delle società segrete visto che frequentava ambienti collegati ad essi.
Inoltre, c'è anche da ricordare che nel 1919 finanziò e scrisse la prefazione al libro "Entente-Freimaurerei-und-Weltkrieg" di Karl Heise, che denunciava il ruolo presumibilmente avuto dalla massoneria internazionale nello scoppio della Prima Guerra Mondiale.
D'altronde c'è anche da ricordare che lo stesso Steiner morì il 30/3/1925 a Dornach, in circostanze non del tutto chiarite, tanto che ultimamente si è fatta viva l'ipotesi che potesse essere stato avvelenato.
Tutto Sul Nome
Volete fermarvi e leggere un po’?
Vi sembra che quello che sto/stiamo raccontando non vi interessa proprio?
Grazie Fratello
Ecco la collezione dei miei articoli sul nome:
01) Un po' sul Nome
02) Il foglio bianco
03) La nostra nascita, speculiamo
04) Il nome qualche altro elemento
05) La proprietà
06) Io sono il Testimone, io sono..
07) Un video da studiare: Anam il senza nome
08) Maiuscolo, minuscolo o mix?
09) Sulla radice Nom..
10) Sovranità, devo riconsegnare i documenti?
11) Scacco matto in 3 mosse.
12) Sovranità: tutti i diritti riservati
13) Io sono il testimone
14) Sovranità, il nome la frode
15) Sovranità: rigetto via nome
16) La Potenza del nome
17) Un giochino da fare
18) Ancora sul nome
19) Nome, il colpo definitivo?
20) Sovranità: giochiamo con il nome
21) Sovranità: quale e' il suo nome?
22) Il Potere del nome
23) Nome: Operazione Informazione
24) La suprema Ancora: Il Nome
25) Il Marchio della Bestia: Il Nome
26) Il Nome: Prendi la Pistola..
27) Il Nome: Lettera Maiuscola, e Minuscola
28) Il Nome: I pianete e L'universo
29) Il Nome: Ancora sul Trust
30) Il Nome: Ancora sulla Nascita.
31) Il Nome: Rifiuto Generalità..
32) IL Nome: Furto di Identità
33) Il Nome: il regalo dei nostri Genitori?
34) Il Nome: Il Bene Deperibile
35) Il Nome: Atto di Nascita
36) Il Nome: Collegamento Spirituale.
37) Il Nome: I multipli Nomi
38) Il Nome: Ancora sulla Finzione.
39) Il Nome: Defunto
40) Il Nome: A chi riconsegnare la posta.
41) Il Nome: Carta di morte(Identità)
42) Il Nome: Sulla Giurisdizione
43) Il Nome: sanno quello che fanno
44) Il Nome: Fuori dalla Matrix e Patrix
45) Il Nome: I Punti?
46) Il Nome: Un bel Video
47) Il Nome: Citazione Apocalisse
48) Il Nome: Un bel video 2
49) Il Nome: Il chiodo Tombale
50) Il Nome: Vivere(morire) in 2d..
51) Il Nome: Il Terrore
52) Il Nome: Ne Abbiamo Uno!
53) Il Nome: Equilibrio Onorevole
54) Il Nome: Altre 2 perle
In Pace ed Onore
colui che è
amore ed onore: confonde un pò usarli ma serve cominciare ad usarli
In vita, e solo in vita, facciamo un’ esperienza e siamo capaci a raccontarla quasi tutta.
Come diceva l’amico Carlin un morto non può dire cos’è sacro perché è morto e non ti può rispondere e non gliene frega molto di qualsiasi cosa!
Le forze dell’ordine comprendo che devono difendere solo il loro mondo (sicurezza economica?, famiglia?).
Tutto è ammesso, minacce, aggressioni, abuso di potere, stai in silenzio che la legge la sappiamo noi, dicono!
Insomma le colpe sono quelle d’aver acconsentito che il sistema s’impossessasse della PERSONALITA’ GIURIDICA e abbiamo dato loro un CONSENSO senza esser CONSAPEVOLI ed adesso volano SBERLE.
Credo però che si avvicina anche per loro (forze a mantenere quale ordine? corporativo? governativo?) il tempo di comprendere che il sistema li sta usando con il loro CONSENSO:
FAI QUEL CHE DICO E NON CHIEDERTI PERCHE’, LA legge de facto è dalla tua parte.
amore ed onore anche a coloro non hanno avuto la possibilità o voglia di usarli
“lasciate che la nebbia nella vostra mente si diradi ed il cuore esulti”
colui che è, lo sarà sempre, anche quando non si potrà più scrivere nessuna CARTA
GRAZIE - Grazie - grazie
la vita è un’esperienza e io non morirò mai
La maschera è caduta
La maschera è caduta: l’Occidente è il nostro nemico
Pubblicato anche da redazione iconicon
grazie a https://voltideldonbass.wordpress.com/2014/09/25/la-maschera-e-caduta-loccidente-e-il-nostro-nemico/
Amavamo l’America. Davvero, me lo ricordo bene. Quando eravamo adolescenti, negli anni novanta, io e la maggior parte dei miei amici non avevamo il minimo dubbio a proposito della civiltà occidentale. Era grandiosa, come avrebbe potuto non esserlo?
A differenza dei nostri nonni e addirittura dei nostri genitori, non pensavamo che il crollo dell’Unione Sovietica fosse stata “la più grande catastrofe geopolitica del XX secolo”, che fosse stata un disastro. Per noi era l’inizio di un lungo viaggio. Finalmente, avremmo rotto il guscio sovietico e ci saremmo affacciati nel Grande Mondo, fantastico e senza limiti. Finalmente avremmo placato la nostra fame di sensazioni. “Siamo nati, forse non nel posto giusto, ma certo nel momento giusto, più o meno.” Questo pensavamo. Difficile crederci oggi, ma persino la Chiesa Ortodossa, che usciva dalla supervisione comunista, per noi era la stessa cosa del trionfo dei valori liberali occidentali. La celebrazione del millesimo anniversario del Battesimo della Russia e il primo concerto degli Scorpions a Mosca con il loro “vento di cambiamento” erano per noi parte dello stesso evento storico.
La guerra in Iraq e la dissoluzione della Jugoslavia in qualche modo, non so come, non le abbiamo notate. Non era solo il fatto che eravamo giovani e spensierati. Io, per esempio, stavo facendo tirocinio nella redazione esteri della Komsomolskaja Pravda. Controllavo i dispacci della Reuter in Inglese, che erano pieni di Izetbegovic, Karadzic and Mladic, ma in qualche modo non presi sul serio tutti questi avvenimenti. E, naturalmente, la guerra nei Balcani ai miei occhi non si inseriva in alcuna chiave di lettura anti occidentale che potesse contestualizzarla. I Croati uccidevano i Serbi, i Bosniaci uccidevano i Serbi, i Serbi uccidevano tutti, che c’entrava l’America?
Nel 1990 ho votato per i democratici di “Yabloko” sono stato sulle barricate alla Casa Bianca dalla parte delle forze democratiche, ho guardato il nuovo Canale e ho ascoltato la Radio “Eco di Mosca”. I nostri primi articoli giornalistici si riferivano sempre al “mondo civilizzato” e noi credevamo veramente che quello fosse il mondo civilizzato. Poi, intorno alla metà degli anni novanta apparvero nelle nostre fila i primi “euroscettici”, ma per il momento erano piuttosto una sorte di “avvocato del diavolo”. Io, ad esempio, condividevo una stanza all’ostello con Petja il comunista e Aresenj il monarchico. I miei amici delle altre stanze mi salutavano ogni sera dicendomi: “Ciao ciao, torna pure nella tua gabbia di matti!”.
Il primo colpo serio alla nostra visione del mondo occidentalista è arrivata con il Kosovo.
E’ stato uno shock: i nostri occhiali rosa sono andati in frantumi. Il bombardamento di Belgrado è stato, per la nostra generazione, quello che gli attacchi dell’11 settembre sono stati per gli Americani. La nostra visione del mondo è cambiata, ha virato di 180 gradi assieme all’aereo del Primo Ministro Evgenj Primakov che stava sorvolando l’Atlantico diretto dall’Irlanda agli Stati Uniti e quando giunse la notizia dell’aggressione Americana ordinò ai piloti di tornare in Russia.
Al tempo non esisteva una massiccia propaganda di stato. I brillanti ospiti liberali su NTV continuavano a spiegarci che sganciare bombe su di una grande città Europea … beh, si, forse era un tantino eccessivo naturalmente… e tuttavia Milosevich era il più gran bastardo della storia recente, e allora se lo meritava, niente da dire. I loro spettacoli satirici “pupazzi” ritraevano l’evento come una bella litigata in un appartamento comune, dove un condomino ubriaco tormentava “Miss Kosovo” e nessuno in casa poteva aiutarla, con l’eccezione del suo ammiratore con addominali scolpiti e la faccia di Bill Clinton. Noi guardavamo, ma non ci credevamo più. Non era più divertente. Capivamo già che la Jugoslavia era una dimostrazione di quello che avrebbe potuto succedere anche a noi in un futuro nemmeno troppo lontano.
La seconda guerra in Iraq, la separazione finale del Kosovo, le “primavere arabe”, la Libia, la Siria… tutto questo è stato impressionante, ma non ci ha più fatto crollare il mondo addosso. Eravamo disillusi: ormai ai nostri occhi era chiaro cosa fosse esattamente l’occidente. Ma, nonostante questo, insomma… vivevamo sullo stesso pianeta… Il mito della “America cattiva, Europa gentile” aleggiava ancora. Le paure che la questione del Kosovo aveva destato piano piano si calmarono. Arrivammo ad un compromesso del genere: “Ok, essere i migliori amici di questi tizi è impossibile, ma dobbiamo pur sempre lavorarci assieme. Se non con loro, con chi?”
La carrellata di “rivoluzioni colorate” fino all’ultimo è sembrata quasi innocua. Ma Euromaidan e la tremenda guerra civile che è seguita ci ha rivelato la verità: il “processo democratico” (spogliato di ogni regola e rispetto e lanciato sul territorio nemico) non è un giocattolo geopolitico, ma una vera e propria arma di distruzione di massa. L’unica arma che può essere utilizzata contro una potenza nucleare. Il concetto è molto semplice: quando spingi un bottone e lanci un missile nucleare dall’altra parte dell’oceano te ne arriva subito indietro uno come risposta. Ma quando inneschi una reazione a catena di caos in territorio nemico, nessuno ti può rimproverare: “Aggressione? Quale aggressione? E’ un normale processo democratico! L’eterna aspirazione dei popoli alla libertà”!”
Abbiamo visto il sangue e i crimini di guerra, i corpi esanimi di donne e bambini,un intero paese preciopitato negli anni ’40 e il mondo occidentale, quello che noi amavamo tanto, ci assicura che niente di tutto questo sta realmente succedendo. La cultura che ci ha portato Jim Morrison, Mark Knopfler, i Beatles, non vede nulla. I discendenti di Woodstock, e addirittura quelli che a Woodstock hanno partecipato in prima persona, quegli hippie che cantavano All you need is love e che oggi hanno una certa età, non vedono nulla. Addirittura i compassati tedeschi delle generazioni del dopoguerra, i baby boomers che si sono dati tanta pena per porre riparo ai delitti del loro padri non hanno visto nulla.
E’ stato uno schock peggiore che per il Kosovo. Per me è per migliaia di Russi di mezza età, allevati con il “sogno americano” nelle nostre teste, il mito del “mondo civilizzato” è collassato completamente. L’orrore è assordante. Non esiste più alcun “mondo civilizzato”. E non stiamo parlando dello svanire delle illusioni giovanili. Stiamo parlando della presa di coscienza di un pericolo mortale. Il genere umano ha smarrito i suoi valori, e si è trasformato in un covo di predoni: una grande guerra è solo questione di tempo.
Venti anni fa non siamo stati sconfitti. Ci siamo arresi. Non abbiamo perso militarmente, ma culturalmente. Volevamo veramente essere come loro. il rock n roll ha fatto quello che le testate nucleari non potevano fare. Hollywood è stata più potente delle minacce e degli ultimatum. Il rombo delle Harley-Davidson durante la guerra fredda è stato più forte del rombo dei caccia e dei bombardieri.
America, quanto sei stupida! Tutto quello che dovevi fare era startene buona per venti anni: e noi saremmo stati tuoi, per sempre! Vent’anni di dieta vegetariana: e sarebbero stati i nostri stessi politici a smantellare tutto il nostro arsenale nucleare. Ti avrebbero ringraziato per averli sollevati da un simile peso. In fin dei conti è stata una benedizione che tu ti sia dimostrata così stupida, America!
Tu non ci conosci nemmeno! Noi stessi, assieme ad altri, abbiamo protestato contro il Cremlino solo due anni fa. Da allora e grazie a te, America, il numero di quelli che sono disposti a scendere in piazza è crollato verticalmente. Tu blateri cose senza senso sul nostro conto, pensi cose senza senso, e, come ovvio risultato, metti in fila un errore dietro l’altro. Eri un paese bellissimo una volta, America. La tua superiorità morale sull’Europa è stata affermata dalla prima guerra mondiale e si è rinforzata dopo la seconda. Si, è vero, c’è stata Hiroshima, c’è stato il Vietnam, il Ku Klux Klan, ed un armadio pieno di altri scheletri, come succede a qualsiasi impero. Ma per un lungo periodo quella immondizia non ha raggiunto la massa critica che trasforma il vino in aceto. Hai mostrato al mondo come vivere per amore della creatività e della libertà artistica. Hai trasformato regioni intere in miracoli economici: la Germania, il Giappone, la Corea del Sud, Singapore… Ma da allora sei cambiata tanto. E’ passato molto tempo dall’ultima volta in cui la canzone scritta da te è stata cantata in tutto il mondo. Stai distruggendo la base stessa del tuo dominio, la superiorità morale. E quella base ha una caratteristica molto speciale: non può essere ricostruita.
Hai iniziato a morire lentamente, America. E se pensi che io lo dica per cattiveria, ti sbagli di grosso. I grandi cambiamenti di epoca sono sempre accompagnati da tanto sangue, e il sangue non mi piace. Noi, che abbiamo assistito al tramonto del nostro impero, potremmo spiegarti cosa stai sbagliando. Ma non lo faremo. Cerca di arrivarci da sola.
http://www.pravoslavie.ru/jurnal/73443.htm
Attraverso: http://comunicati.russia.it/la-maschera-e-caduta-l-occidente-e-il-nostro-nemico.html
HO GETTATO VIA LA TUA PAURA
Un vecchio saggio stava attraversando la giungla in compagnia di un suo giovane monaco. Scese la notte e cominciarono a calare le tenebre. Il vecchio saggio chiese al giovane monaco:
‘Figlio mio, credi che lungo questo sentiero ci siano pericoli? Questo sentiero attraversa una fitta foresta e stanno calando le tenebre. Abbiamo qualcosa da temere?’.
Il giovane monaco era molto sorpreso, poiché in un sannyasin non dovrebbe mai sorgere il problema di avere paura, sia che si trovi in una notte buia oppure illuminata, sia che si trovi in una foresta oppure sulla piazza del mercato, quindi quella domanda era davvero sorprendente. Inoltre, questo vecchio non aveva mai avuto paura. Che cosa gli stava accadendo? Perché adesso mostrava di aver paura? C’era qualcosa che non andava!
Camminarono ancora un po’ e la notte diventò più buia. Il vecchio chiese di nuovo: ‘C’è qualcosa di cui dobbiamo preoccuparci? Raggiungeremo presto la città più vicina? Quanto è ancora distante?’. Poi si fermarono vicino a un pozzo per lavarsi le mani e il viso. Il vecchio consegnò al giovane monaco la borsa, che portava in spalla, dicendogli: ‘Abbi cura della mia borsa’.
Il giovane pensò: ‘Certamente deve contenere qualcosa, altrimenti non sarebbe sorto in lui il problema della paura e non avrebbe raccomandato di prendermi cura della borsa’.
Per un sannyasin era insolito anche il fatto di prendersi cura di qualcosa; in questo caso, non avrebbe senso diventare sannyasin, infatti chi ha delle cose da custodire ha una proprietà. Che bisogno ha un sannyasin di prendersi cura di qualcosa?
Il vecchio cominciò a lavarsi il viso e il giovane diede uno sguardo nella borsa: vide che conteneva un lingotto d’oro, e comprese la causa della paura. Lo gettò via, e mise nella borsa una pietra di uguale peso. Il vecchio, subito dopo, tornò in fretta dal giovane e si riprese la borsa; la tastò, ne verificò il peso sollevandola, se la mise sulla spalla e si rimise in cammino.
Dopo un breve tratto, tornò a chiedere: ‘Sta diventando proprio buio, abbiamo perso la strada? C’è qualche pericolo?’.
Il giovane gli rispose: ‘Non avere paura. Ho gettato via la tua paura’.
Il vecchio saggio era sconvolto. Guardò immediatamente nella borsa e vide che al posto dell’oro c’era una pietra. Per un attimo rimase attonito e poi, scoppiando in una risata, esclamò: ‘Che idiota sono stato! Portavo in spalla una pietra e avevo paura perché credevo fosse un lingotto d’oro’. A quel punto, lo gettò via e disse al giovane monaco: ‘Dormiremo qui questa notte, visto che al buio è difficile trovare la strada’. E quella notte dormirono pacificamente nella foresta.
tratto da Ricominciare da sé
Sintomatologicamente
SINTOMI DI IPNOSI
Posted by: redazione iconicon franco remondina per la sincronicità dei pensieri e delle azioni, Grazie.
Di Franco Remondina
Quando si dice la programmazione! Gli individui che compongono la società attuale sono per la maggior parte “ipnotizzati”. È un dato di fatto, un dato, per dirla alla maniera del sistema, “sensibile”. Significa che lo puoi verificare costantemente. Come fai a verificarlo? Eeeh ragazzi… dovete avere occhi per vedere e orecchi per sentire! Prendiamo i giovani…. Li vedete i giovani? Oddio, veramente adesso sono diventati adulti… erano bambini negli anni 70/80… Osservateli, siate attenti osservatori di quei segnali “ipnagogici” che danno l’avviso di trance in corso… Sguardo assente, muscoli facciali che rilassano di colpo, irrorazione sanguigna delle labbra, spesso solo quella superiore… e le spalle che “cadono” impercettibilmente…
Aaah… i giovani! Gli stanno togliendo il futuro e non se ne accorgono!
Perché sono così remissivi? Se ve lo dico, strabuzzerete gli occhi, non ci crederete… È per via dei cartoni giapponesi!
Non volevo stupirvi con effetti speciali, voglio che capiate i “frutti” prodotti dalle ricerche e dei programmi governativi dell’intelligence americana. Questi programmi sono sempre contro di voi… Pensateci: messaggi subliminali, induzioni, comandi nascosti, rapporti indotti. È per il tuo (???) bene, fìdati!
Che cosa hanno i cartoons giapponesi di così funzionale? In termini ipnotici fanno e portano a fare un “Transfert”!
Ora, se non sapete cosa è, e in cosa consiste un transfert, ve lo spiego… Avete presente quando eravate bambini e giocavate ai pirati? O, se siete donne, alle principesse? Ecco, praticavate il transfert! Quando giocavate a calcio, non eravate voi a giocare, eravate voi, ma diventavate Van Basten, Maradona… oppure diventavate la principessa Barbie etc… Il transfert è un atto naturale! In questo atto s’ inseriscono i cartoons. Quelli giapponesi illustravano attraverso la “fissità” dello sguardo del protagonista, il suo transfert! Lo sguardo fisso e la voce di sottofondo che dava il sonoro ai pensieri! Ora, in questa fissità dello sguardo c’è il segno ipnagogico della trance innescata. È questo che hanno imparato fin da piccoli i giovani. Sono li, con lo sguardo fisso e “aspettano” la voce di sottofondo che dia completezza al transfert! Aspettano il comando verbale! Che razza di studi, eh!
In assenza del comando verbale restano lì, con quello sguardo fisso ma assente. Holly e Benji… dove il pallone ci impiega tre puntate ad arrivare nell’area avversaria… il loro sguardo fisso e “tremolante”… Hanno fatto perdere la partita più importante ai nostri giovani, quella della loro vita! Gli hanno sospeso il transfert e… sono li ad aspettare il comando… Bleah!
QUELLO CHE SIAMO
QUELLO CHE SIAMO
Ringrazio ancora la redazione di iconicon.
SOLO SE VEDI QUEL CHE SEI PUOI INIZIARE A CAMBIARE
Ecco un estratto da un articolo di Sergio Di Cori Modigliani che potete leggere in originale qui.
La parte shock è la fotografia statistica dei nostri usi e costumi attuali.
I dati reali sono impietosi:
- 1). Siamo l’unico paese d’Europa che va indietro. Non produce, non avanza, non evolve. In recessione perenne.
- 2). Siamo il paese d’occidente con il più alto consumo di materiale pornografico. In ogni minuto della giornata c’è la media di 16 milioni di persone (corrispondente al 24% della nazione) che è sintonizzato su un sito porno oppure sta acquistando materiale pornografico.
- 3). Siamo il paese occidentale con il più alto tasso di ludopatia ossessiva, circa 15 milioni di persone.
- 4). Siamo il paese con il più alto consumo di droghe pesanti, cocaina, eroina, ecstasy. Roma è la città d’Europa con il più alto consumo di cocaina, seguita da Firenze e da Milano. Tre città italiane nei primi tre posti.
- 5). Siamo la nazione d’Europa con il più basso numero di laureati.
- 6). Siamo la nazione d’Europa con il minor numero di lettori in assoluto.
- 7) Siamo l’unica nazione d’Europa, tra le 28 dell’Unione Europea, in cui l’indice di lettura diminuisce e il fatturato delle case editrici si assottiglia. L’editoria è in crisi soprattuto in Italia. Nel resto d’Europa è in netta e grande ripresa.
- 8). Siamo la nazione, in assoluto, più narcisista dell’intero occidente. E’ stato calcolato che ogni fruitore italiano di facebook ha la media di tre avatar e due pagine su se stesso e la propria produzione individuale.
- 9). Siamo il paese con il secondo indice più alto di corruzione, secondi soltanto alla Bulgaria.
- 10). Siamo il paese con il più basso indice di spiritualità e di sentimentalità, essendo i primi cinque valori dell’esistenza legati unicamente al possesso di beni materiali.
- 11). Siamo il paese al mondo con il più alto numero di talk show televisivi dedicati alla politica.
- 12). Siamo il paese d’Europa (questo punto è il figlio di quello precedente) con il più basso indice di partecipazione alla vita politica “reale” della nazione. La gente va su facebook e insulta una persona anonima senza motivo se non quello di scaricare le proprie paturnie sul malcapitato di turno, ed è convinta che sta facendo politica.
All'evidenza dei fatti è difficile accettarlo? Perché!
Controllo delle masse e tecniche di depistaggio In evidenza
15 Settembre 2014 Scritto da Redazione Coscienze in Rete
In questa conferenza, Solange Manfredi esordisce dicendoci che viviamo tutti in un "Truman Show". Esagerata?
La Manfredi è persona serissima, un avvocato in gamba e preparato ed una brava oratrice. Dopo aver scartabellato per anni tra le carte desecretate dagli archivi di stato americani e nostrani, ha ricostruito un quadro coerente e sorprendente della storia d'Italia degli ultimi 70 anni. Una storia diversa da quella dei libri di scuola, diversa dai titoli di giornali. Che però non si basa su dicerie, sulla parola di giornalisti o di politicanti. Si basa su documenti. Migliaia e migliaia di documenti.
In questi video ci parla della marea di menzogne che ci hanno propinato negli ultimi vent'anni. La guerra psicologica di cui siamo vittime quotidianamente. E non si limita a dirci quando ci hanno preso in giro. Ci racconta anche come, e perchè.
...un Essere Umano!
____________________
...un Essere Umano
Le differenze sono politiche?
Le differenze sono Economiche?
Le differenze sono metodi per dividere gruppi di esseri umani.
PRECISO A MONTE, CHI SCRIVE ESALTA LA VITA, L’AMORE E LA LIBERTA’
NON DESTRA O SINISTRA, NON BUONI O CATTIVI, NON SOPRA O SOTTO.
L’AMORE E’ OVUNQUE E LE PAROLE DI PACE POSSO ESPRIMERLE CON FERVORE SENZA POLITICA E SENZA ECONOMIA
sorprese "casalinghe"
___________________
Ecco alcune sorprese e a esseri umani che s’impegnano a diffonderle
http://www.laleggepertutti.it/55766_espropriazione-dallue-divieto-di-ipoteca-sulla-casa-anche-per-banche-e-finanziarie
Grazie a:
Redazione
La Redazione di LLpT è costituita da un team di avvocati che, giornalmente, “traduce” in linguaggio comprensibile a tutti, anche ai meno esperti, le u [...]
Espropriazione: dall’UE divieto di ipoteca sulla casa anche per banche e finanziarie
RICHIEDI CONSULENZA SU QUESTO ARGOMENTO
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea emette una stravolgente sentenza contro ipoteche di banche e finanziarie: il diritto all’abitazione non si può toccare.
Il giudice può bloccare, in via provvisoria, la finanziaria che mette all’asta la casa familiare del consumatore se si accorge che nel contratto di credito al consumo, fatto firmare a quest’ultimo, sono presenti una o più clausole abusive (quelle clausole, cioè, che pongono oneri particolarmente vincolanti a carico del consumatore e a vantaggio dell’azienda, vietate dalle direttive dell’UE). La vendita forzata può essere immediatamente stoppata perché il diritto all’abitazione è intangibile in base alle norme europee.
È questa la sintesi di una interessantissima sentenza emessa qualche minuto fa dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea [1] che autorizza i giudici nazionali a stoppare la vendita forzata degli immobili per debiti contratti con banche e finanziarie. Queste ultime, invero, la fanno “da padroni” quando si tratta di contratti e modelli prestampati, imponendo ai cittadini clausole che, invece, sono spesso vietate dalla normativa europea (cosiddette “clausole abusive&rdquo. Risultato: l’ipoteca è nulla e il pignoramento immobiliare deve essere arrestato.
I giudici comunitari chiariscono la portata della tutela dei consumatori in caso di diritto reale di garanzia (ipoteca) sulla casa d’abitazione. Il diritto all’abitazione è fondamentale e deve essere preso in considerazione dal giudice nazionale nell’attuazione della direttiva sulle clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori. Gli Stati membri sono tenuti ad adottare meccanismi di tutela tali da far cessare l’utilizzazione delle clausole qualificate come illegittime.
Prosegue la Corte di giustizia: gli Stati Ue devono cioè applicare meccanismi efficaci per scoraggiare le pratiche abusive. In caso di rilevata sussistenza di tali clausole abusive deve dunque ritenersi che il giudice nazionale competente abbia la facoltà di adottare qualsiasi provvedimento provvisorio che vieti la prosecuzione dell’esecuzione forzata e della relativa vendita della casa nel corso di un procedimento di esecuzione stragiudiziale su un bene dato in garanzia.
Non solo. La Corte di Giustizia mostra grande interesse per la “prima casa” o, comunque, qualsiasi abitazione dei cittadini. Si legge infatti nella sentenza: bisogna prestare particolare attenzione qualora il bene gravato dall’ipoteca sia l’immobile che costituisce l’abitazione della famiglia del consumatore.
Vuoi restare aggiornato su questo argomento?
Segui la nostra redazione anche su Facebook, Google + e Twitter
[1] C. Giust. UE, sent. n. C-34/13 del 10.09.14.
Autore immagine: 123rf com
- See more at: http://www.laleggepertutti.it/55766_espropriazione-dallue-divieto-di-ipoteca-sulla-casa-anche-per-banche-e-finanziarie#sthash.l1OpxdQ9.dpuf
Bel Paese.....il tuo
___________________
LA FIDUCIA È UNA COSA SERIA…
Grazie ad iconicon.it e Franco Remondina
La maggioranza dei commentatori e dei giornalisti italiani – ma anche gli altri sono nelle stesse condizioni – è vecchia! Uno potrebbe pensarla cosi, leggendo editoriali come quelli che si leggono negli ultimi due mesi. È tornata la “geopolitica”… Dopo che hanno sfracassato le palle per tre lustri con i “benefici” della globalizzazione, adesso si torna alla geopolitica. Il NWO è stato una puttanata! Uso il termine “è stato”, per la semplice ragione che l’hanno fatto e i complottisti neanche se ne sono accorti! Sic! Che tristezza il complottismo… volevano la dichiarazione in carta bollata? Comunque, questo Nuovo Ordine Mondiale, ovvero il tentativo anglo-giudeo di assumere il controllo e il dominio del mondo è fallito! Adesso, per usare un termine desueto, battono in ritirata: ” I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.” Eeh… “chi di mercato colpisce, di mercato perisce”.
Tra i vari indicatori del mercato c’è quello della “fiducia”. È quello, che li ha sconfitti! Se hai una “moneta” basata sulla fiducia, allora quello è l’indicatore principe.
Due sono le notizie che indicano come la Paura li abbia fatti “risalire in disordine e senza speranza le valli…”
1) da Bloomberg:
The U.K. will press European Union leaders to consider blocking Russian access to the SWIFT banking transaction system under an expansion of sanctions over the conflict in Ukraine, a British government official said.
The Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, known as SWIFT, is one of Russia’s main connections to the international financial system. Prime Minister David Cameron’s government plans to put the topic on the agenda for a meeting of EU leaders in Brussels Aug. 30, according to the official, who asked not to be named because the discussions are private….
Cioè gli anglo-giudei vorrebbero tagliare fuori dalle transazioni bancarie internazionali la Russia. Un suicidio anglosassone in diretta mondiale, visto la dipendenza per circa il 40% del carbone e del gas che viene usato in England. Per dirla tutta, vorrebbero la guerra! Questi imbelli, nonchè imbecilli, nel senso del dizionario Treccani, hanno fatto un casino e l’unica exit- strategy è quella della guerra? Non ci sarà guerra! Primo, perchè me lo devono chiedere, e secondo perché non sanno come andrà e sopratutto “cosa” avverrà dopo!
È, come dicevo, la “fiducia”. È il nocciolo della questione! Chi perde questo perde tutto. Avendo da oltre quarant’anni una moneta fiat, basata cioè sulla “fiducia” che tu possa accettare un “foglio di carta” che è solo ciò che è, ovvero un foglio di carta, come “valore”! È la tua fiducia, la tua credibilità che viene sottoposta a fiducia, se la accetti tu, e le persone che conosci… è la “fiducia condivisa”…. Abbiamo, anzi, hanno voluto dominare il mondo con “fogli di carta” e hanno fallito! Nel 2007 dovevano scegliere: la socialità o le banche. Hanno scelto le banche!
Dopo sette anni adesso tutta la socialità, lo ha capito e la fiducia cala a tal punto che è in gioco il ruolo della “moneta”. Il senso delle scaramucce tra Draghi e la Merkel è questo! La geopolitica. L’Asia, ha fatto gruppo, a questo gruppo si sono uniti Brasile e South Africa! Il ritorno della visione geopolitica del mondo serve a coprire il dramma degli anglo-giudei e dei loro leccaculi. Si tratta di rinsaldare la “fiducia”. Rinsaldano le identità nazionali, dopo averle negate per trent’anni. Adesso Draghi, viene visto dai media italiani, come un italiano che cerca di aiutare l’Italia… Doppio Sic! È un lecchino degli anglo-giudei, non farà un c… per l’Italia, farà di tutto per gli anglo giudei e per conservare il loro “illegale diritto a emettere moneta”!
2) L’outflows nei mercati obbligazionari porta al rialzo dei tassi di interesse. Traduzione: se vuoi emettere obbligazioni, l’interesse che devi garantire aumenta e aumenterà. Nonostante ciò si vendono obbligazioni. Qualcuno sa qualcosa che non sappiamo? Il castello di carta scricchiola. Infatti qualcuno negli ultimi due mesi ha venduto oltre 7 miliardi di dollari e considerato il basso volume di scambi ad Agosto, è una cosa che dà da pensare.
Come in una vecchia pubblicità della Galbani: la fiducia è una cosa seria e va data alle cose serie!
Noi abbiamo Renzi… che ce lo dice in tutti i modi: se pensavate che eravamo alla frutta, sappiate che adesso siamo al gelato! Dopo? Arriva il conto!
l'acqua e la vita!
___________________
Questi bambini dello Zambia bevono acqua potabile per la prima volta. La loro reazione ti colpirà!
Immagina di dover camminare tutti i giorni oltre 3 Km per avere dell’acqua potabile per te e la tua famiglia. Questo è quello che fanno molti di questi bambini in Zambia, e lo fanno anche tre volte al giorno. Loro sognano di andare a scuola, alcuni vogliono addirittura diventare dottori. Guardate cosa succede quando il loro villaggio riceve dell’acqua pulita per la prima volta.
Spesso diamo per scontato un tetto sopra la nostra testa, l’acqua potabile e il cibo nel frigo.
linciato da: http://paneecirco.altervista.org/bambini-zambia-acqua-potabile/
learn from history so we don't repeat the crimes of the past.
___________________
Films For Action
danke, grazie, merci, grazie, gracias
Diffondere Consapevolmente
___________________
Procedete con onore ed amore: il cambiamento è inevitabile.
Giornalista Rai smaschera la Rai stessa!
L’ORA DEL GIUDIZIO, UNIVERSALE…
Negli ultimi due anni io ho valutato molto questo aspetto e mi sono reso conto della sua inutilità!
Ad ogni modo, vivendo al ritmo del resto del mondo, so che il Tempo ha importanza in base alla vita che ognuno sceglie di vivere. Ad esempio chi produce l’illusione del denaro e cerca d’assicurarsi in un dato periodo di tempo maggior ricchezza monetaria, vede solo che il TEMPO deve funzionare come lui/lei ha sperato.
Le varie controversie decadono al decadere della vita di chi le produce!
Le pentole son fatte di solito con coperchi per evitare che l’acqua o il contenuto che sta cuocendo trasbordi. In parte è vero. Quando l’acqua bolle, il coperchio si solleva perché la forza dell’agitazione dell’acqua che evapora alza il coperchio e il contenuto scorre lungo i bordi della pentola. Si fa strada.
Bene in questi ultimi due anni, con varie difficoltà, ciò che sta trasbordando nella coscenza collettiva sono i fatti che hanno vincolato la nostra evoluzione e il nostro comune sviluppo.
L’indicibile verità è che siamo assolutamente superiori in numero e potenzialità di chi ci ha posto un coperchio molto pesante sul nostro essere umani.
Qualsiasi sia la nostra origine straordinaria adesso siamo consapevoli che i coperchi non reggono più alla pressione di cosa abbiamo al nostro interno.
Lasciate che il coperchio salti e espandete le vostre sensazioni.
Collegandomi al tempo, riporto ciò che altri hanno scritto e che avalla ciò che sento e divulgo da tempo all’unisono con loro.
Buon appetito!
ma:
IL TEMPO DIRÀ…
Ecco gli ASSUMPSIT
L’assumpsit è un particolare atto previsto nel sistema della Common Law con il quale si tutelano tutti i tipi di accordo contrattuale a titolo oneroso.
Originario degli inizi del ’500 presso l’antica King’s Bench Court (Corte di Diritto Reale) Common Law, e così denominato dalla formula del Writ, (l’ordinanza del Sovrano) che descrive il convenuto come colui che si era assunto un determinato obbligo, poi non adempiendolo ed arrecando danno all’attore, l’assumpsit sanziona il convenuto per ottenerne risarcimento dei danni.
Questi assumpsit speciali hanno per convenuti soggetti molto noti e sono, per questo, meritevoli di attenzione.
Il tempo dirà quali scaturigini ne nasceranno.
Jervé
L’assumpsit: origine della tutela contrattuale
di Stefano Civitelli
L’estensione analogica dell’action on the case operata dalle corti continua per tutto il XV secolo e nel XVI secolo se ne differenzia una particolare forma, volta alla concessione del rimedio nell’ipotesi di danno derivante dalla non corretta condotta contrattuale della controparte: si tratta dell’assumpsit. Nel writ of trespass on the case in assumpsit l’attore allega che il convenuto si è assunto di fare qualcosa, si è assunto un obbligo, ma, non avendolo adempiuto o avendolo adempiuto inesattamente, ha con ciò arrecato danno alla persona o ai beni dell’attore.
L’assumpsit subisce una progressiva espansione diventando un’azione per danni, di natura contrattuale e non più delittuale, che sanziona in via generale l’inadempimento. Dal trespass on the case si sviluppa, dopo quella di assumpsit, a metà del XVI secolo, anche l’azione di trover. Si tratta di un’azione di danni a tutela di chi è privato di un bene mobile.
Si fonda sulla finzione che l’attore abbia smarrito i suoi beni e il convenuto li abbia ritrovati e convertiti al proprio uso, rifiutando di restituirli. Diviene presto irrilevante il titolo con cui la conversione è avvenuta e dunque il trover diventa un’azione generale per danni contro lo spossessamento immobiliare Ritornando al trespass, poiché questo è, nella sua forma classica, concesso a chi subisce le conseguenze dannose di un’illecita invasione della sua sfera giuridica, e il rimedio è costituito dall’imprigionamento del responsabile e dal risarcimento dei danni, tutte le nuove azioni che da questo writ scaturiscono portano l’impronta delle azioni delittuali e sfociano, pertanto, nel solo risarcimento. Rimane completamente estranea, sia all’assumpsit che al trover, la possibilità di esecuzione forzata in forma specifica.
Questa è la ragione che spiega perché la common law conosce solo il risarcimento del danno come sanzione per l’inadempimento contrattuale ed è anche la ragione che spinge, al fine di ottenere un decreto di esecuzione in forma specifica, verso la procedura di equity. “Ubi remedium ibi ius” e “remedies precede rights” A questo punto non si può non osservare la somiglianza fra l’affermazione e lo sviluppo iniziale della common law e il diritto romano. In entrambe le tradizioni infatti il rimedio precede il diritto e la tutela dei diritti si realizza solo previo ottenimento di particolari documenti da un organo non giurisdizionale (pretore o cancelliere); e tali documenti sono raccolti in un registro.
http://www.tesionline.it/v2/appunto-sub.jsp?p=114&id=203
Special Assumpsit, German Chancellor Angela Merkel (Arrest) by RiseTogether
Special Assumpsit, Barack Obama (Aka Barry Soetoro) (Arrest)
Special Assumpsit, Barack Obama (Aka Barry Soetoro) (Arrest) by RiseTogether
Special Assumpsit, EU Central Bank Chief Mario Draghi (Arrest)
Special Assumpsit, EU Central Bank Chief Mario Draghi (Arrest) by RiseTogether
Special Assumpsit, Villa Farnese (Replevin) by RiseTogether
Special Assumpsit, Villa Farnese (Replevin)
E questa è solo una piccola parte, il resto qui: http://www.scribd.com/RiseTogether
Jervé
IL TEMPO DIRA’ – II parte
Nel gennaio di quest’anno pubblicammo una singolare notizia, ossia il fatto che erano stati predisposti su un archivio pubblico del web, il sito per documenti Scribd, una lunga serie di atti di una allora non meglio identificata Court of Ages.
Tali atti, basati sulla Common Law, e denominati ASSUMPSIT, riguardano personaggi di primo livello della classe dirigente mondiale.
L’articolo in questione è a questo link.
Merita certamente una lettura, o rilettura per chi già lo conosce, soprattutto con una occhiata al link dell’archivio generale degli Assumpsit, ossia questo.
Perché di pochi giorni fa è la decisione all’unanimità della Court of Ages.
Leggiamola qui di seguito, sul sito della Court of Ages che è più recentemente comparso online.
Trattandosi di una corte che si definisce UNIVERSALE, il giudizio che emette sarà presumibilmente di tale ampiezza.
In ogni caso, come dicemmo all’inizio dell’anno, stiamo a vedere cosa ne scaturirà.
Jervé
Eredi della Creazione v US Corporation.
processo penale: 25 agosto 2014.
Giustizia: Gary Jordon, California Procuratore: Cindy Kay Currier, Michigan
Con decisione unanime della giuria, gli Stati Uniti Corporation è colpevole di tutte le accuse.
2014/08/25 07:25
Atto d’accusa : gli USA Corporation è colpevole di frode, estorsione, traffico di esseri umani,
schiavitù involontaria, omicidio, alto tradimento, e di crimini contro l’umanità.
Frode : frode è generalmente definita dalla legge come un travisamento intenzionale di materiale fatto esistente fatta da una persona ad un’altra, con la conoscenza della sua falsità e allo scopo di indurre l’altra persona ad agire, e su cui l’altra persona si affida con conseguente pregiudizio o danni. La frode può essere fatta anche da una omissione o mancata intenzionale di fatti materiali statali, che non divulgazione fa altre dichiarazioni fuorvianti. Sorgente .Estorsione : Estorsione è un crimine in cui una persona costringe un’altra persona a fare qualcosa contro la sua volontà, in genere a dare i soldi o altri beni, con la minaccia di violenza, danni materiali, danni alla reputazione della persona, o di estrema difficoltà finanziarie. Estorsione implica il consenso della vittima per il crimine, ma che il consenso è ottenuto illegalmente.Sorgente .Tratta di esseri umani : l’articolo 3, paragrafo (a), del protocollo per prevenire, reprimere e punire la tratta di persone definisce la tratta di persone, come il reclutamento, trasporto, trasferimento, l’ospitare o accogliere persone, tramite la minaccia o l’uso della forza o altre forme di coercizione, di rapimento, frode, inganno, abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità o tramite il dare o ricevere somme di denaro o vantaggi per ottenere il consenso di una persona che ha autorità su un’altra persona, per il a scopo di sfruttamento. Lo sfruttamento comprende, come minimo, lo sfruttamento della prostituzione altrui o altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro oi servizi forzati, la schiavitù o pratiche analoghe, l’asservimento o il prelievo di organi. Sorgente . servitù involontaria : Schiavitù; t egli condizione di un individuo che lavora per un altro individuo contro la sua volontà come causa di forza, coercizione, o la reclusione, indipendentemente dal fatto che l’individuo è pagato per il lavoro. Sorgente .
Omicidio :. uccisione illegale di origine . Alto Tradimento : tradimento è slealtà penale al proprio governo. Storicamente, nei paesi di common law, alto tradimento è tradimento contro lo Stato. Sorgente . Crimini contro l’umanità : i reati che costituiscono un grave attacco alla dignità umana o di grave umiliazione o una degradazione degli esseri umani. Sorgente .
Accedi al sito
Per chi fa il troll
Per i troll, fiancheggiatori e uomini di sistema...
Salve Fratello Caro
Dai, oramai siete scontati, domande futili, nel tentativo di distrarre o carpire dati. Volete dei dati? Chiedete e vi sarà dato, prima cominciate voi.
Se vuoi qualcosa, qualcosa devi prima dare. Sappiate che se fate parte del problema, ovvero fiancheggiare il Sistema, prima o poi ne dovrete rispondere: tutto deve andare verso l'equilibrio.
Venite di qui, c'e' tutto per tutti, gratis, e senza "si signore". Noi stiamo nella Luce, nella Luce agiamo, e voi? Vedere un Essere Infinito prendere ordini, e' davvero degradante, sminuente.
Dio vorrei proprio vedere mentre il vostro padrone vi dice: "quello che fai e' importante..","Mi raccomando la Massima riservatezza..", "Tutta la Nazione ti e' grata.."
Che ne dite del fatto che state aiutando chi ha portato il mondo dove e'? Guerre Mondiali, Omicidi, Bambini rapiti e peggio, suicidi di stato.. Devo Continuare?
A si, e' il mio lavoro...E pensate che violare il libero arbitrio altrui e' senza conseguenze??
Per Voi ho solo una cosa da dare: Amore infinito.
In Pace ed Onore
colui che è
...ciò che vediamo
...ciò che vediamo
Quello che vediamo ci viene trasmesso ed indotto!
La realtà di quanto vediamo ha prodotto e produce un effetto zombi sulle nostre emozioni ed azioni! Siamo consapevoli di quello che vediamo attraverso i mainstream media?
michele angelo: di gaia 28.8.2014
...la tua vita è legata ad un gioco d'alta finanza!
Cosa pensi e come pensi di evolverti? Credi ancora all'istituzione bancaria che ti presta del denaro? Perché dai il consenso a qualcuno di produrre dei soldi dall'aria e accetti di pagarli a caro prezzo?
Ci sono fiumi di domande simili e che riguardano l'aspetto sociale, politico ed economico, di tutte le popolazioni sul pianeta terra (su altri avranno altri problemi? chissà.). Cos'è che i leaders possono fare senza il vostro consenso: NULLA! Siamo noi che costantemente veniamo raggirati, traditi, invogliati, stimolati a concedere loro il nostro consenso.
Le ragioni sono molteplici. Una che mi salta in mente è che siamo PROFESSIONALMENTE CONDIZIONATI!
Siamo condizionati su tutto lo scibile umano. Dal momento della nascita alla morte c'è chi è preposto ad accompagnarci e comunicarci cos'è meglio vestire, mangiare, usare, guidare, sposare, seguire, credere, avere, conoscere, vedere, ideare, svolgere, proporre, evitare, curare, etc.
Dove sono il sentire, percepire, ascoltare, abbandonare, vivere, evolvere?
L'aspetto che mi affascina di più in questo periodo è che questi "poteri forti" sono tali perché abbiamo dato loro il consenso. Cominciamo a NEGARGLIELO.
C'è troppo sconforto, paura, incertezza. Essere responsabili di cambiare dipende da ognuno di noi. Scaricare la colpa su questi quattro politici non basta e non ha senso. Togliamo loro il consenso!
Basta lamentarci.
ma:
Ridurre debito e disuguaglianze?
Da tante fonti: Svegliati!!!
Ridurre debito e disuguaglianze? Basta togliere alle banche il potere di creare moneta dal nulla
di Maria Grazia Bruzzone - 18/08/2014
Fonte: La Stampa
Interdire le banche private, impedire loro di creare moneta dal nulla. Sembra un’idea folle, oltre che poco comprensibile ai più. E però circola sempre di più, non dalle parti del M5S, dell’Ukip, o di qualche altro partito populista (che pure sarebbero d'accordo). Ma ai più alti livelli: Financial Times, Banca d’Inghilterra, Fondo Monetario, economisti vari. Sulla scia di proposte che risalgono agli anni '30.
Presi dai problemi italiani, dalle elezioni europee, dagli scandali nostrani, ci si è fatto poco caso ( qui l’unica eccezione, a parte un blog). Forse si temeva di confondere le idee, di togliere enfasi alle riforme di cui l’Italia ha comunque bisogno, di tirare la volata ai partiti “sovversivi” che queste idee sostengono.
Perché di un’idea davvero sovversiva si tratta.
Idea non nuova, in realtà. Da tempo in varie forme fa proseliti fra economisti americani ed europei, preoccupati di una prossima crisi sistemica, più devastante della precedente.
La vera sovversione sta nel fatto che a sponsorizzarla sia stato, qualche settimana fa, il più autorevole quotidiano economico del mondo, il Financial Times, da sempre pilastro della cultura economica neoliberale.
In un commento firmato dall’illustre Martin Wolf .
Titolo: “ Spogliare le banche private del potere di creare denaro”.
Questo l’esordio: “Stampare banconote false è illegale ma creare denaro privatamente non lo è. L’interdipendenza fra lo stato e i business che fanno proprio questo è la fonte molta dell’instabilità delle nostre economie. Potrebbe - e dovrebbe - finire”.
Come funzionano le banche? L’opinione pubblica ha un’idea ingenua di come funzionano le cose. Immagina che le banche prendano in carico i soldi dei depositanti - risparmi stipendi pensioni, altre rendite – e li prestino a loro volta a chi li chiede – imprenditori o cittadini che accendono mutui. Ed è convinta che a battere moneta siano gli stati attraverso le loro banche centrali - che si crede siano tutte pubbliche (con la BCE le cose sono un po’ cambiate, si intuisce, ma non si sa bene come).
La verità è un’altra: le banche non prestano denaro a partire dai depositi dei clienti.
Quando una banca vi concede un mutuo o un altro prestito, non va a vedere se in cassa c’è abbastanza denaro. Ma digita quasi magicamente su vostro conto un deposito, un credito per la banca, con l’ammontare che vi serve per comprarvi la casa.
Questo deposito a credito è automaticamente denaro creato dal nulla dalla banca.
Sono proprio le banche private la maggior fonte della creazione di denaro, ribadisce un recente studio della Bank of England ( “La creazione di denaro nella moderna economia”) che spiega come le banche, “lungi dal fungere da intermediari siano nel business della creazione di moneta” , sintetizza Business Insider, citando lo studio nel suo lungo e articolato post sull’onda di Wolf.
“In pratica – scrive B of E - la creazione di denaro differisce dai malintesi popolari: le banche non funzionano semplicemente da intermediari, dando in prestito i soldi depositati presso di loro, ma creano moneta. Tutte le volte che una banca fa un prestito simultaneamente crea un deposito equivalente sul conto di chi prende a prestito e in questo modo crea nuovo denaro” .
In questo modo, col consenso degli Stati, di fatto è il sistema bancario a battere moneta(anche se non lo fa non fisicamente). Nel Regno Unito il 97% della massa monetaria è creato dal nulla in questo modo, informa l’autore.
Con effetti pesantemente negativi e destabilizzanti sull’intera economia – sottolinea Wolf.
(Disastri diretti: es bolle speculative destinate a scoppiare. O indiretti: impropri interventi pubblici: la gente si aspetta che nelle banche i propri soldi siano al sicuro, cosicché quando queste prendono troppi rischi il governo si sente costretto a intervenire per salvare il sistema, indebitando lo Stato a spese dei cittadini tutti).
(In gergo tecnico, le banche operano in quel si chiama regime di riserva frazionale, dove per riserva si intende la quantità di denaro che una banca presta in rapporto al denaro che possiede.
Per es una riserva al 3%, significa che quando la banca riceve in deposito 3 euro ne può prestare 100 all’imprenditore che chiede un fido, ricavando gli interessi su quei 100 fittizi: un “beneficio” chiamatosignoraggio – che non è un’invenzione complottistica . Va da sé che se i depositanti di una banca andassero di colpo tutti insieme a ritirare il proprio malloppo, la banca dovrebbe chiudere gli sportelli per non andare fallita.
Più la riserva frazionale è bassa più stabile sarà l’economia. Una “leva” eccessiva da parte delle banche è stata riconosciuta come una delle maggiori cause della Grande Depressione degli anni ’30 nonché della crisi del 2008. Tanto che negli ultimi anni si sta cercando di imporre alle banche una riserva di almeno l’8%, il 6% di capitale di qualità.
"Cosa bisognerebbe fare? Riservare esclusivamente allo stato il potere di creare denaro", propone Wolf. Ed è la risposta massima La minima - dice - sarebbe rendere molto più stretta la regolamentazione sulle banche (e chissà che non sia questo il vero obiettivo del commentatore: ammorbidire le banche riottose, minacciandole).
Alle banche private verrebbe lasciata la funzione di intermediazione tra risparmiatori e investitori/mutuatari, la custodia dei depositi, i pagamenti.
La moneta tornerebbe ad essere un bene pubblico.
L’autore si richiama al Chicago Plan, avanzato negli anni ’30 da un gruppo di economisti fra i quali il famoso Irving Fisher, che al tempo della Grande Depressione volevano creare un sistema più stabile..
Il cuore della proposta era la Riserva del 100% sui depositi: le banche potrebbero prestare solo quel che hanno in deposito. Che è un altro modo per dire che non potrebbero più creare moneta. Prestino soltanto quel che hanno in deposito, e nulla più.
All’epoca Fisher sosteneva che ciò avrebbe grandemente ridotto i cicli economici (gli andamenti ciclici negativi/positivi), posto fine alle corse agli sportelli, nonché ridotto drasticamente il debito pubblico.
Potrebbe funzionare anche oggi, sostiene uno studio del FMI del 2012, sottolinea il FT ( qui equi un commento di Evans Pritchard che lo condivise). E cita altri economisti che propongono idee uguali o simili. Altri ancora di unversità prestigiose li cita Business Insider, il Washington's Blog che si è stupito per l'uscita del FT, ne propone un elenco dagli anni ’30 a oggi sottolinenando che si tratta spesso di economisti conservatori.
“La riserva frazionale – avvisava Fisher citato da BI - dà alle migliaia di banche commerciali il potere di aumentare o diminuire il volume di denaro in circolazione aumentando o diminuendo prestiti e investimenti. In questo modo le banche esercitano quello che, giustamente, è considerata una prerogativa del potere sovrano. Se ogni banca lo esercita indipendentemente e senza un controllo centralizzato, i cambiamenti nel volume del circolante diventano un azzardo.
(Ecco perché oggi le banche centrali - Fed, Bce, Bank of England ecc anche tramite la BRI - si sforzano almeno di regolare, orientare, supervisionare, compensare il sistema, dopo aver provveduto a “salvarlo” a spese dei contribuenti. Con quali esiti è un altro discorso).
La transizione a un sistema in cui la creazione di denaro è separata dall’intermediazione finanziaria sarebbe complessa ma fattibile, secondo Wolf. Che elenca gli enormi vantaggi:
si potrebbe aumentare la massa monetaria senza incoraggiare la gente a indebitarsi fino al collo coi prestiti;
si metterebbe fine alle banche-troppo-grandi-per-fallire;
il signoraggio – “cioè i benefici che derivano dal creare denaro”, così lo definisce Wolf – verrebbe trasferito al settore pubblico. E il governo potrebbe giovarsene per finanziare la spesa pubblica senza bisogno di tasse e prestiti, per fare pagamenti ai cittadini, per riscattare debiti pubblici e privati.
E sull’effetto- riduzione dei debiti, pubblici e privati insiste anche lo studio (del 2012) dei due economisti del FMI. Mentre due economisti austriaci - intervistati da ZeroHedge - dimostrano che la riserva frazionale sia causa delle disuguaglianze (in polemica con Thomas Piketty, l'economista francese star del momento)
L’economia morirebbe per mancanza di credito sostengono gli oppositori. Lo pensavo anch’io, confessa l’autore. In realtà – spiega - solo circa il 10% di quanto prestano le banche nel Regno Unito va a finanziare investimenti in settori diversi dall’immobiliare”.
(Come dire che il 90% del denaro delle banche è impiegato in speculazioni varie, compreso quel settore immobiliare che in Gran Bretagna e ormai visto come una bolla a rischio di esplodere. Impieghi ben più redditizi che prestare all’“economia reale” – cosiddetta forse per distinguerla dall’economia finanziaria virtuale).
Un’altra obiezione l’ha sollevata Paul Krugman : “Ci sarebbero semplicemente più attività nel sistema bancario ombra”, ha scritto sul NYT. Oltre a sottolineare la difficoltà dell’operazione. Ma Wolf ignora il tema. E conclude:
“Il nostro sistema finanziario è così instabile perché lo Stato prima gli ha concesso di creare quasi tutto il denaro che circola nell’economia, poi si è visto costretto a sostenerlo nello svolgimento di tale funzione. Questo è un buco gigantesco nel cuore delle nostre economie di mercato.
Un buco che potrebbe essere colmato separando la fornitura di moneta, funzione strettamente dello stato, dalla fornitura di finanza, funzione del settore privato.
Non succederà ora. Ma ricordate la possibilità: quando la prossima crisi arriverà – e succederà sicuramente – dobbiamo essere pronti” .
Una previsione non proprio tranquillizzante.
Il piano di Chicago allora non venne applicato, causa l’opposizione strenua delle banche, già allora fortissime, e la morte – per incidente aereo - di un senatore democratico particolarmente ostinato e battagliero, scrive il W Blog linkando uno studio su quel periodo.
E però Franklin Delano Roosevelt in quegli anni, vincendo le resistenze di Wall Sreet, riuscì a far passare il famoso Glass Steagall Act che condusse a separare nettamente le banche commerciali (gestione depositi, prestiti ecc) dalle banche di investimento.
Una normativa abolita nel 1999 sotto Bill Clinton, che varie proposte di legge americane ed europee negli ultimi anni post crisi si sono sforzate di riesumare in varie forme. Invano.
Troppo grande il potere delle banche Too-Big-Too-Fail, troppo grandi per fallire, e troppo grandi per essere controllate, troppo grandi per essere messe in carcere.
E tuttavia troppo grandi per essere ignorate, è ancora Wolf a scrivere in un altro commento.
Troppo grandi, e anzi sempre più grandi e concentrate e interconnesse; e sempre più potenti con le loro schiere di centinaia di avvocati a libro paga per difenderle da tutti gli imbrogli commessi, e per suggerire alla politica (lautamente da loro foraggiata, negli Usa ma pure in Europa) come modificare le leggi a loro vantaggio.
E di imbrogli ne anno commessi davvero tanti : hanno truccato di tutto, tassi interbancari e tassi valutari, prezzi di oro, metalli preziosi e materie prime, per non dire delle vere e proprie truffe, dai derivati imbottiti di mutui subprime avariati che hanno innescato la crisi , agli schemi ponzi come quello di Bernie Madoff, e forse dimentichiamo qualcosa. Il tutto senza che sia stato condannato, ma neppure cacciato, un solo banchiere.
E che dire delle decine di trilioni di dollari, sterline, euro creati dal nulla (centinaia di trilioni, considerando i derivati) che drogano le economie, fanno salire le Borse ma non la produzione industriale, né l’occupazione né i consumi, a tutto vantaggio dell1% dei più ricchi, e delle stesse banche in primo luogo?
Intanto il debito sale: dai primi segni della crisi il debito globale è salito del 40%, fino a toccare la fantastica cifra di 100 trilioni di dollari, $100.000 miliardi, più del PIL globale del mondo che nel 2012 arrivava a$71.83 trilioni ($84.97 trilioni a parità del potere d’acquisto.
€12 trilioni il solo debito Usa, vedi Bloomberg su dati Banca dei Regolamenti Internazionali.
A indebitarsi sarebbero soprattutto i governi (centrali e locali) per tirar fuori le loro economie dalla recessione. Tutto grasso che cola per le megabanche, già salvate coi soldi pubblici, che ora lucrano sui debiti statali.
Il Referendum Svizzero. Come che sia, in Svizzera – dove di megabanche se ne intendono – è nata Initiative Monnaie Pleine o Vollgeld Initiative: cittadini comuni stanno raccogliendo centomila firme per una riforma che “restituisca la creazione di moneta in esclusiva alla Banca Nazionale”, per arrivare a proporre un referendum alla popolazione. Al momento sono a quota 68.000, vedi il sito.
Auguri.
Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it
open up and Svegliaaaaa
Gesù quasi certamente fu un consumatore di cannabis e uno dei primi sostenitori delle proprietà medicinali della droga, secondo uno studio di testi pubblicati questo mese. Lo studio suggerisce che Gesù e i suoi discepoli hanno utilizzato il farmaco per effettuare guarigioni miracolose.
L'olio dell'unzione usato da Gesù e dai suoi discepoli conteneva un ingrediente chiamato Kaneh-bosem che da allora è stato identificato come estratto di cannabis, secondo un articolo di Chris Bennett nella rivista droga, High Times, intitolato Gesù era uno Stoner? L'incenso usato da Gesù nelle cerimonie conteneva anche un estratto di cannabis, suggerisce il signor Bennett, che cita gli studiosi per sostenere le sue affermazioni.
Carl Ruck, professore di mitologia classica alla Boston University, ha detto: ”Ci sono pochi dubbi su un ruolo per la cannabis nella religione giudaica”!
Facendo riferimento all’ esistenza di cannabis in unzione gli oli usati nelle cerimonie, ha aggiunto: "Ovviamente la facile disponibilità e la lunga tradizione di cannabis nel giudaismo antico l’avrebbero inevitabilmente incluso nelle miscele [cristiane]."
Mr Bennett suggerisce che quelli unti con gli oli usati da Gesù erano "letteralmente intrisi di questa miscela potente. Anche se la maggior parte delle persone moderne scelgono di fumare o mangiarla, i suoi principi attivi sono trasferiti in un vettore a base d’olio, e quindi può essere assorbito attraverso la pelle ".
Citando il Nuovo Testamento, il signor Bennett sostiene che Gesù unse i suoi discepoli con l'olio e ha incoraggiato a fare lo stesso con altri seguaci. Questa potrebbe essere stata la causa della guarigione di malattie agli occhi e alla pelle di cui si legge nei Vangeli.
Il signor Bennett conclude "Se la cannabis è uno degli ingredienti principali dell'olio dell'unzione antica, la sua ricezione è ciò che ha reso Gesù il Cristo e i suoi seguaci cristiani, perseguitare coloro che fanno uso di cannabis potrebbe essere considerato anti-Cristo".
Tags: scienza, religione, ricerca, notizie UK, Istruzione superiore,
http://www.theguardian.com/world/2003/jan/06/science.religion
Denuncia! ora. SPECIALE ESTATE
SPECIALE ESTATE
SCOPRI I RETROSCENA DI TUTTE LE DENUNCE IN UN POST
Libra vi racconta i retroscena di TUTTE le denunce più famose contro i politici (almeno ciò che sappiamo)
La denuncia di ferragosto dell'Avvocato Mori mi ha fatto capire che, nonostante da ben 6 mesi si siano aperte le indagini preliminari presso la Procura di Roma su tutti i politici degli ultimi 20 anni grazie alla denuncia Libra, e nonostante l'enorme lavoro sul web e nei social (abbiamo le prime 3 pagine di Google, su informatevi!) ancora i cittadini fanno gran confusione e si lasciano abbagliare dalle solite denunce spot.
Forse non capiscono ancora la differenza fra una denuncia che viene SOLO presentata (basta massimo un mese per sapere presso la Procura, se viene archiviata o meno, ma guarda caso poi non se ne sa mai più nulla) e l'UNICA denuncia che riesce nell'intento storico di aprire le indagini preliminari.
Anche relativamente all'UNIONE molti non capiscono la radicale differenza fra un avvocato solitario o al massimo con la sua associazione, che presenta una denuncia ed un Gruppo tecnico che include anche giornalisti, che invita TUTTI, compresi gli altri avvocati e giornalisti, a contribuire, che dice che è la PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI, la vera chiave della vittoria e che soprattutto dà strumenti CONCRETI per partecipare e decidere assieme davvero.
Prima di lasciarci alle spalle il passato e le deprimenti piccolezze umane - io preferisco esprimermi in positivo raccontando tutte le cose che Libra fa, più che le cose sbagliate che gli altri fanno, e soprattutto non perdere tempo con certi personaggini da circo – però ritengo opportuno fare per gli ITALIANI DI SCARSA MEMORIA un piccolo personale resoconto di ciò che è stato già detto in svariate occasioni delle altre denunce presentate, aggiungendo alcune note sui rapporti che Libra ha avuto con TUTTI coloro che hanno presentato denunce finora: perchè forse chi pubblica le altre denunce sui nostri social non ha ben presente che quando Libra dice unione, significa fitti rapporti con tutti, tantissimo lavoro, che dà pochissimi frutti, come potrete leggere di seguito.
Avv. ALDO BOZZI
E' l'Avvocato che ha ottenuto con le sue cause la sentenza della Corte Costituzionale e della Cassazione sul Porcellum.
LIBRA l'ha contattato, lui è stato molto gentile, ci ha fatto i complimenti ed ha detto che essendo un civilista e data l'età non poteva aiutarci, indicando, però il nome di un collega.
Avv. PAOLA MUSU
Il 2 Aprile 2012 l'Avv. Musu presenta la denuncia per reati contro lo Stato, iniziando un giro di convegni per promuoverla. Circa un anno dopo si viene a sapere che l'Avv. Musu è diventata consulente di Fratelli d'Italia. La denuncia viene promossa per ben 2 anni successivi da Paolo Barnard - che ancora nel 2014 alla trasmissione La Gabbia diceva: Noi abbiamo denunciato, ma la Giustizia è lenta (!!!) - e da Salvo Mandarà e parte del M5S. Matteo Cerasuolo, detto Mahat, dopo aver presentato la denuncia, viene contro-denunciato per calunnia e da allora appoggiato sia da Salvo Mandarà che da alcuni parlamentari 5 stelle.
LIBRA alla luce di tali fatti e del fatto che BASTA RIVOLGERSI ALLA PROCURA E DOPO SOLO UNA SETTIMANA SI SA SE UNA DENUNCIA VIENE ARCHIVIATA O NO, ma anche sulla base di alcune critiche sostanziali al testo della denuncia, sospettava che vi fosse malafede.
Solo un mese fa l'Avv. Musu ci ha contattato chiarendo che il rapporto con Fratelli d'Italia si è interrotto sul nascere e che non frequenta affatto il web e, dunque, non ha seguito alcuna delle diffusioni fatte inclusa quella di Mandarà e Mahat. Si dice interessata ad una collaborazione, ma al momento non si è ancora voluta unire concretamente.
Avv. ANTONIO GRAZIA ROMANO
A mio parere davvero il peggiore. Sostiene che nel gennaio 2014 solo 10 giorni dopo la sua denuncia già 15.000 persone l'avevano presentata ai giornali che hanno dato ampio risalto alla sua impresa, portata avanti con altri personaggi ameni del panorama “antagonista”: Antonio Corcione (che ha poi promosso una denuncia contro la Boldrini per razzismo contro gli italiani, un vero genio del diritto e dello scoop!) e Roberta Ancona, Presidentessa del CIPS- Comitato Italiano Popolo Sovrano (Vedi capitolo CIP E CIOP). La denuncia è vergognosa perchè difficilissima da provare, colpirebbe solo pochi personaggi politici e comporterebbe un pena di...massimo 3 anni!
Eppure centinaia d'italiani ci cascano e la presentano, non certo i 15.000, che l'Avvocato mi ha confessato cifra inventata, così come l'apertura delle indagini in diverse Procure, come detto sempre alla stampa, che in realtà era solo una Procura.
LIBRA L'Avv. Grazia Romano già a marzo 2014 mi propone un incontro a Roma ad un convegno dove c'era anche un altro personaggio che ha tutta la mia disistima, Antonio ENI-CONSOB Rinaldi, nonché un'altra starlette del momento, Nino INPS Galloni che invece di vendere libri di economia potrebbe applicarsi un po' meglio nel lavoro per cui lo paghiamo: controllare i conti dell'INPS, dato che fa parte del collegio dei sindaci. Oltre a farmi perdere 4 ore del mio prezioso tempo, Romano dopo aver capito che non gli avrei MAI ceduto su due piedi il procedimento, assicura che ci aiuterà, ma poi ha continuato ad auto-promuoversi tramite la denuncia truffa ex art. 580 cp.
CIP E CIOP
A quel convegno m'intercettò Roberta Ancona che si disse molto interessata. Qualche mese dopo volle sottoscrivere l'accordo di collaborazione fra Gruppo Libra e il CIPS- Comitato Popolo Sovrano che presiedeva. Le dissi che nel CIPS erano confluiti i peggiori personaggi da me conosciuti durante il 9 dicembre, uno fra tutti, Alessandro Gallo, che fermai appena in tempo, dato che voleva far presentare a tutti i manifestanti del 9 dicembre una denuncia per istigazione a delinquere, così ignorante che sembrava una specie di auto-accusa. Per fortuna i collaboratori di Calvani, fra cui Melania Barone, ascoltarono me e infatti fu lì che mi chiesero la denuncia Libra.
Neanche il giorno dopo l'accordo con il CIPS, Alessandro Gallo apre una pagina dal nome Norimberga Italiana, senza alcun riferimento alla denuncia Libra, ma con tante belle foto di Francesco Amodeo e logo CIPS.
Chiamo immediatamente Roberta e lei fa cancellare la pagina, io interrompo i rapporti col CIPS, ma lei dice di voler continuare ad essere “attivista” Libra. Peccato che poco tempo dopo Amodeo – che fra l'altro si ostinava a prendersi sul suo blog meriti sulla denuncia Libra, senza che nessuno di noi avesse mai letto i suoi articoli e senza contattare il nostro ufficio stampa - con l'avallo di tutto il Comitato direttivo, inclusa Roberta che non ci avvertì di certo, decide di presentare una denuncia contro il Bilderberg, che non era altro che una parte della denuncia Libra.
ALBA MEDITERRANEA
Sempre allo stesso convegno – chi si somiglia si piglia! - era presente il Presidente di Alba Mediterranea che disse che era impossibile che noi avessimo aperto le indagini, dato che lui aveva proposto centinaia di denunce senza effetto. Mi mostrò alcune di esse: gli dissi che se proprio non si voleva unire al procedimento già aperto dal Gruppo Libra, che almeno si facesse aiutare da un Avvocato quando scriveva denunce così complesse.
Naturalmente lui continua a scriverle da sé ed ultimamente ne gira una che prende spunto dagli stessi reati denunciati da noi 6 mesi fa.
Caliamo un velo pietoso.
Avv. MARCO MORI
Il più scorretto, un serial killer della denuncia.
Maggio 2014, ossia ben 4 mesi dopo che la denuncia Libra aveva già aperto le indagini, con la sua associazione Salviamo l'Italia, presenta ben 7 denunce contro il colpo di Stato, promosse da Magdi Cristiano (??) Allam, TUTTE ARCHIVIATE.
Quella contro Napolitano sale agli onori delle cronache, trovo un articolo del Giornale, la stessa testata che dopo essersi detta molto interessata alla denuncia Libra, se l'è data a gambe come tutti i grandi media.
Poi entra a far parte di Riscossa Italiana, con Rinaldi, Galloni, Barra Caracciolo e Grazia Romano.
Nel luglio 2014 entra nei nostri social. Come sempre ho preso contatti e proposto di collaborare. Lui si è detto pronto e che non vedeva l'ora. Ci siamo lasciati ai primi di agosto con l'accordo di studiare per l'udienza del 16 ottobre prossimo e confrontarci a settembre.
Dopo neanche pochi giorni, invece di studiare per il procedimento Libra, Mori studia per la sua gloria...o forse...?? A Ferragosto, gli scappa la denuncia “di pancia” come dice lui e, senza avvertirmi, nonostante eravamo in frequente contatto telefonico e fb, presenta denuncia ex artt. 241 e 243 cp contro Draghi e Napolitano. Qualche breve nota tecnica: l'art. 241 richiede atti VIOLENTI, di cui questa dittatura basata su inganno e violenza impropria proprio non si serve, e l'art. 243 cp richiede requisiti assolutamente non presenti, come la segretezza degli atti d'intelligenza, che non sono segreti perchè pubblici sono trattati e dichiarazioni di Draghi e Renzi, e soprattutto una situazione di conflitto bellico o di atti di ostilità precedenti ad esso che non possono essere inventati con interpretazioni audaci, hanno un preciso significato in diritto internazionale ed umanitario (a conoscerlo!). La denuncia inoltre investirebbe solo pochi politici e per pene inferiori della denuncia Libra. Lui è libero di fare ciò che vuole...ma era proprio necessaria questa scorrettezza nei confronti di Libra...??
Chi corre ad intervistare il prode Mori? Ma naturalmente Salvo Mandarà, che è benissimo a conoscenza da mesi della denuncia Libra, ma ci ha solo detto che tanto ci archivieranno e preferisce intervistare uno che ha fatto l'ennesima denuncia sensazionalistica, piuttosto che il Gruppo Libra, che da sei mesi ha aperto un mega-procedimento alla Procura di Roma.
CARI CITTADINI, IO RISCHIO LA REPUTAZIONE, LA VITA E ORA ANCHE LA QUERELA DA PARTE DI QUESTA GENTAGLIA.
QUI LE CONNESSIONI SONO TROPPE, MA TRAETE VOI LE CONSEGUENZE.
NOI MI PARE GIA' FACCIAMO ABBASTANZA.
Io il mio dovere l'ho fatto, informandovi, come da 6 mesi a questa parte.
Solo una cosa per favore smettetela di farci perdere tempo a dibattere delle iniziative da circo di certi sub-umani – esclusi i primi due, naturalmente - e capite che l'Italia non si libera con un colpo di scena, ma con costanza e lavoro di TUTTI.
ERA
& me medesimo ma:
A chi crede ai libri di scuola!
A valanga i pensieri si accavallano e i ricordi affiorano dal passato. L’Intuizione che ebbi alla quale la maestra non seppe rispondermi è vera. I VINCITORI, CERCANO DI SCRIVERE LA STORIA. Con un vecchio proverbio voglio introdurre questo bel resoconto di Leonardo Olivetti che ringrazio: Il diavolo fa le pentole ma non i coperti!
Controstoria di Saddam Hussein
Di Leonardo Olivetti
Quando si parla dell’Iraq contemporaneo non si può fare a meno di pensare alla controversa figura di Saddam Hussein. Il Raìs iracheno è uno dei massimi oggetti di demonizzazione dell’Occidente, accusato di ogni sorta di crimine e usato come archetipo della tirannide. Ma alle costruzioni propagandistiche degli agiografi dell’imperialismo americano, non corrispondono i fatti; Saddam Hussein fu uno dei più geniali e lungimiranti leader mediorientali degli ultimi anni, capace di guidare un paese dalla rovina alla prosperità, di non arrendersi alle minacce e all’arroganza stranieri, per nulla responsabile di quelle “atrocità” tanto vilmente accostate alla sua figura.
Quando Saddam Hussein prese in mano le redini del paese mediorientale, aveva di fronte a sé una situazione molto deteriorata, insicura e sottosviluppata economicamente, culturalmente e socialmente. Il Raìs iracheno risollevò l’Iraq dalla miseria, creando un regime prospero e culturalmente avanzato. L’alfabetizzazione, nel 1973, era solo il 35%; solo nove anni più tardi, le Nazioni Unite dichiararono l’Iraq “libero dall’analfabetismo”, con una popolazione alfabetizzata superiore al 90%, ed una percentuale del 100% di giovani che andavano a scuola. Due anni dopo, nel 1984, le stesse Nazioni Unite ammisero che “il sistema educativo dell’Iraq è il migliore mai visto in un paese in via di sviluppo”.
Il sistema scolastico iracheno era anche tra i migliori al mondo per qualità; il tasso di studenti promossi era maggiore che negli altri paesi arabi, e il governo di Saddam, dal 1970 al 1984, spese solo per l’educazione il 6% del PIL, pari al 20% del reddito annuo del paese. In pratica, il governo di Baghdad spese per ogni singolo studente circa 620$, una cifra altissima per un paese in via di sviluppo.
E questo dopo che Saddam Hussein era l’uomo forte di Baghdad da solo un decennio. Più tardi, dal 1976 al 1986, gli studenti delle scuole elementari crebbero del 30%, le studentesse femmine del 45%, sintomo della crescente emancipazione femminile, e il numero delle ragazze che studiavano era il 44% del totale, quasi in parità con il sesso maschile. Un altro risultato del fervore culturale importante nell’Iraq di Saddam Hussein è quello ottenuto nell’ambito universitario; l’Università di Baghdad, fondata nel 1957, ebbe oltre 33 mila studenti tra il 1983 e il 1984, l’Istituto Tecnico oltre 34 mila, l’Università di Mustansirya oltre 11 mila. Queste cifre altissime, che manifestano la fioritura culturale dell’Iraq ba’athista, portarono il New York Times, nel 1987, a battezzare Baghdad come “la Parigi del Medio Oriente”.
Dal 1973 al 1990 furono costruiti migliaia di chilometri di strade, si completò l’elettrificazione, e si istituirono un sistema sanitario ed un sistema scolastico completamente gratuiti. Le infrastrutture in Iraq sotto tutte opera della leadership di Saddam Hussein; la maggior parte degli aeroporti ora operanti in Iraq sono stati costruiti da Saddam Hussein (l’aeroporto internazionale di Basra, quello internazionale di Erbil, quello di Baghdad), la maggiore autostrada del paese (la cosiddetta “Freeway 1”, lunga 1.200 chilometri) fu costruita a partire dal 1990. Saddam Hussein si è reso molto popolare in Iraq anche per i suoi continui viaggi, negli anni ‛70, in tutto il paese, per assicurarsi che ogni cittadino avesse a disposizione un frigorifero e l’elettricità, una delle basi ed una delle più grandi vittorie del Partito Ba’ath in Iraq.
La sanità irachena era tra le migliori nella regione; la mortalità infantile passò da 80 persone ogni 1.000 abitanti nel 1974, a 60 ogni 1.000 nel 1982, fino a 40 ogni 1.000 nel 1989. La mortalità al di sotto dei cinque anni calò da 120 bambini ogni 1.000 nel 1974, a 60 ogni 1.000 nel 1989. Il sistema sanitario iracheno era anche tra i migliori qualitativamente: dicono l’UNICEF e l’Organizzazione Mondiale della Sanità che “a differenza di altri paesi più poveri, l’Iraq ha sviluppato un sistema occidentale di ospedali all’avanguardia che usa procedure mediche avanzate, e ha prodotto fisici specialisti”. Prima del 1990, sempre secondo i rapporti dell’OMS, avevano accesso a cure mediche gratuite e di alta qualità il 97% dei residenti urbani e oltre il 70% di quelli rurali, percentuali infinatamente alte se confrontate con quelle di altri paesi in via di sviluppo.
La distruzione dell’Iraq fu decisa al Pentagono e cominciò con le sanzioni economiche del 1990. Poco si parla degli effetti di queste sanzioni sul popolo iracheno. Parlando a livello di morti, si potrebbe dire che si trattò di un vero e proprio genocidio. Nel periodo 1991-1998, a causa delle fortissimi limitazioni imposte dagli Stati Uniti e del conseguente fallimento dell’economia irachena, morirono circa mezzo milione di bambini, stima l’UNICEF. E non solo: sempre secondo l’UNICEF a causa delle sanzioni degli anni ‛90, la mortalità nei primi cinque anni di vita raddoppiò e raddoppiò anche quella infantile. Bellamy, funzionaria dell’organizzazione, ha constatato che “se la riduzione della mortalità infantile che si era verificata negli anni ‛80 fosse proseguita anche negli anni ‛90, ci sarebbero state mezzo milione di morti in meno”.
Può essere certamente plausibile quanto scrissero John e Karl Müller nel 1999, cioè che le sanzioni economiche “possono aver contribuito a causare più morti durante il periodo post Guerra Fredda che tutte le armi di distruzione di massa nel corso della storia”. La sanità irachena calò in qualità, dicono sempre Müller, dato che, a causa delle sanzioni, “l’importazione di alcuni materiali disperatamente necessari era stata ritardata o negata a causa delle preoccupazioni che avrebbero potuto contribuire ai programmi di armamento di distruzione di massa dell’Iraq. Forniture di siringhe sospese a causa delle paure legate alle spore di antrace”. Sempre nel campo medico “le tecniche medico-diagnostiche che utilizzano le particelle radioattive, una volta comuni in Iraq, erano vietate per effetto delle sanzioni e i sacchetti di plastica necessari alle trasfusioni di sangue ristretti”.
A definire queste tremende sanzioni come un “genocidio di fatto” ci ha pensato anche Denis Halliday, coordinatore umanitario delle Nazioni Unite in Iraq. Questa gravissima tragedia voluta dall’amministrazione americana, fu, successivamente, anche considerata “giusta” da Madeleine Albright. Nella sua più controversa intervista, il 12 maggio 1996, il Segretario di Stato è intervistato da Lesley Stahl al programma 60 minutes:
- «Abbiamo saputo che mezzo milione di bambini sono morti. Intendo dire, più bambini di quelli che morirono ad Hiroshima. E, pensa ne sia valsa la pena?»
- «Pensiamo che sia stato un prezzo giusto da pagare.»
Non contenta dell’apologia di un crimine contro l’umanità, Albright ha poi accusato l’intervistatrice di “fare propaganda irachena”. E tutti questi morti e questa miseria per delle armi che Saddam Hussein non aveva mai avuto. Il primo passo per distruggere il più progredito stato mediorientale si concluse con un prezzo di vite altissimo, ma non fece crollare l’Iraq ba’athista.
Saddam Hussein aveva ancora una forte base di potere e godeva di un ampio sostegno, anche se si è cercato di far credere che fosse “odiato dal popolo e prossimo al collasso”. Il leader iracheno sapeva bene che con l’inizio delle sanzioni “era iniziata la madre di tutte le battaglie”, come egli stesso proclamò al mondo il 17 gennaio 1991. Infatti, senza cedere alle pressioni americane, egli proseguì la sua battaglia per un Iraq indipendente fino a che l’America non fu costretta ad intervenire direttamente. Dopo la creazione della fasulla “Asse del male” iniziò una delle più grandi operazioni di false flag che la storia ricordi: George W. Bush inventò di sana pianta la storia dei legami con al-Qaida e delle armi di distruzione di massa, e mentre lanciava assurdi slogan bellici («Saddam merita questo!», si creava anche la storia dei “massacri” attribuiti ai ba’athisti iracheni. Mentre la notizia delle armi di distruzioni di massa si è oramai rivelata una falsità, diverso è il caso per le notizie dei “massacri” e dell’uso di armi chimiche di Saddam, che ancora riscuotono un gran successo mediatico.
Si disse che Saddam Hussein perseguitò i curdi, e, nella sola città di Halabja, ne fece uccidere 5.000 o più, nel marzo del 1988. Tuttavia furono ritrovati solo 300 corpi, e la cosa è tutt’altro che sicura; si pensa che la storia dell’attacco chimico a Halabja sia “ormai appurata”, eppure è l’America stessa a fornire le prove che scagionano Saddam. Il Dipartimento di Stato americano ha mostrato vari rapporti che mostrano che l’Iraq non ha mai posseduto quel gas, a base di cianuro; in tanti anni, la CIA non aveva mai reperito questa arma tra gli arsenali iracheni, mentre era presente nell’esercito iraniano.
Il mondo non è mai stato convinto della storia: la CIA, l’US Army War College, Greenpeace, Stephen Pelletiere (principale analista della CIA del 1988), Jude Waniski (giornalista e prestigioso commentatore di notizie economiche), l’Historical Report del corpo dei Marines hanno tutti accusato l’Iran, ed hanno tutti ritenuto “infondata” l’accusa rivolta a Saddam Hussein.
Stephen Pelletiere scrisse a tal proposito: «Per quanto ne sappiamo noi, tutti i casi in cui il gas fu usato corrispondono ad una battaglia. Queste sono tragedie di guerra. Forse possono esserci giustificazioni per l’invasione dell’Iraq, ma Halabja non è tra queste», ed ebbe cura di precisare, nello stesso articolo, che apparve sul New York Times: «…la verità è che tutto quello che sappiamo è che i curdi quel giorno ad Halabja furono bombardati con gas velenoso. Non possiamo dire con assoluta certezza che furono armi chimiche irachene ad uccidere i curdi. Questa non è la sola stortura della storia di Halabja.
Io lo so perché, come capo analista politico della CIA sull’Iraq durante la guerra Iran-Iraq, e come professore al Collegio Militare di Guerra dal 1988 al 2000, ero a conoscenza di molto del materiale segreto che fluiva attraverso Washington e che aveva a che vedere con il Golfo Persico. Inoltre ero a capo di una investigazione militare del 1991 sul come gli iracheni avrebbero combattuto una guerra contro gli Stati Uniti; la versione segreta di quel dossier esplorava con dovizia di dettagli l’affare Halabja.
Quello di cui siamo sicuri circa l’uso del gas ad Halabja è che successe durante una battaglia tra le truppe irachene ed iraniane. L’Iraq usò armi chimiche per ammazzare gli iraniani che avevano preso la città, che si trova nell’Iraq settentrionale, non lontano dal confine iraniano. I civili curdi che morirono ebbero la sfortuna di essere presi in quello scambio. Ma non erano loro il bersaglio degli iracheni.
Ma la storia si intorbidisce. Immediatamente dopo la battaglia la DIA investigò e produsse un resoconto segreto, che circolò per conoscenza tra la comunità dell’intelligence. Quello studio accertò che era stato il gas iraniano ad uccidere i curdi, non quello iracheno.
L’agenzia trovò che ambedue le parti usarono armi chimiche l’una contro l’altra nella battaglia di Halabja. Tuttavia lo stato in cui furono trovati i corpi dei curdi indicava che furono uccisi con un veleno che agiva sul sangue, cioè un gas a base di cianuro, che si sapeva veniva usato dalle truppe iraniane. Gli iracheni, che si pensa usassero l’iprite in battaglia, non erano soliti usare gas che agiva sul sangue, in quel periodo.
È da molto tempo che questi fatti sono di pubblico dominio, ma, stranamente, ogniqualvolta il caso Halabja è citato, di questo non se ne parla. Un articolo controverso apparso sul New Yorker lo scorso marzo non faceva alcun riferimento al resoconto della DIA, né considerava che potesse essere stato gas iraniano ad aver ucciso i curdi. Nelle rare occasioni in cui se ne parla, ci si specula sopra, senza prova alcuna, che fosse per favoritismo politico dell’America verso l’Iraq nella guerra contro l’Iran.»
Secondo la versione suggerita dal New Yorker, e data per vera da Bush, il generale Alì Hassan al-Majid avrebbe ordinato all’aviazione irachena di sganciare bombe chimiche su Halabja. Ma Patrick Lang, uno dei maggiori analisti della DIA (la Defense Intelligence Agency americana), confermò che i due schieramenti che si contendevano la città, quello iracheno e quello iraniano, si scambiano bombe chimiche con mortai, e che l’aviazione non fu mai chiamata in causa. All’inizio, l’intera amministrazione americana accusò l’Iran della responsabilità, dato che era in corso la guerra Iraq-Iran e gli Stati Uniti supportavano la prima fazione; tuttavia, quando il nuovo bersaglio divenne Saddam Hussein, la versione venne stravolta, e fu invece accusato Saddam Hussein, così da “provare” l’esistenza di armi di distruzione di massa in Iraq, far approvare le sanzioni, ed avere un qualche motivo propagandistico per invadere l’Iraq nel 2003.
Nel novembre del 2003, gli Stati Uniti dichiararono che erano stati rinvenuti 400.000 corpi in fosse comuni dell’Iraq del Sud, da attribuirsi a Saddam. Ma ci pensò Tony Blair, nel giugno del 2004, a dover ammettere che Bush “aveva parlato in modo inappropriato”, perché solo 5.000 corpi erano stati rinvenuti. Solo qualche tempo dopo, altre fonti dimostrarono che erano dei morti civili causati dall’aviazione statunitense durante l’operazione Desert Storm nel 1991. Purtroppo tutto questo cadde nell’oblìo, e si decise di non divulgare più niente su questo argomento.
Saddam Hussein non abbandonò mai il suo popolo come fu detto. Questa operazione propagandistica era volta a screditare Saddam agli occhi degli iracheni. Si disse che era stato trovato nascosto in un buco a Tikrit. In realtà questa storia è totalmente priva di fondamento. Un marine libanese che aveva preso parte all’operazione per catturare Saddam, Nadim Rabeh, dichiarò nel 2005 (anche se si cercò di coprire la sua versione) che Saddam fu ritrovato “in una modesta casa di un piccolo villaggio, non nel buco dove si disse. Lo catturammo dove una feroce resistenza, e fu ucciso anche un marine sudanese”.
Rabeh disse che il Raìs iracheno in persona aveva iniziato a fare fuoco contro di loro dalla sua finestra, e che si fermò dopo che gli fu detto di arrendersi perché era circondato. Rabeh disse anche che “più tardi un team militare di tecnici di ripresa assemblò il film del buco in cui sarebbe stato catturato che era in realtà un pozzo abbandonato”.
Saddam, al suo processo, espresse una versione che combaciava con questa. Un colonnello dell’esercito iracheno a riposo che partecipò al processo disse, sulla sua cattura e sulla sua resistenza attiva: «La biancheria di Saddam appariva molto pulita dando l’impressione che egli non avesse potuto stare in un buco. Nel periodo in cui avevano detto di averlo catturato non vi sono datteri, ma le palme che si vedevano nei filmati mostratici portavano datteri e questo non è possibile. La mia casa è nel quartiere di Adhamiya e io ho effettivamente visto Saddam nella sua ultima famosa apparizione pubblica dopo che Baghdad era già caduta: egli stava in piedi sul cofano di un’autovettura, sorrideva alla gente intorno a lui che lo incitava mostrandogli la fedeltà di sempre. Saddam era alla testa delle truppe durante la battaglia dell’aereoporto. Secondo quello che ho sentito aveva guidato molti attacchi contro gli americani.»
In realtà, Saddam Hussein combatté fino alla fine, non si arrese né si nascose, e godette sempre del sostegno del popolo iracheno. Il 9 aprile 2003, conosciuto come il giorno della “caduta di Baghdad”, egli fece la sua ultima apparizione pubblica, circondato da una folla in delirio, qualche decina di migliaia di persone che lo sollevò dal tettuccio della sua macchina affinché potesse parlare alla folla.
Parla degli ultimi giorni di Baghdad e del ruolo di Saddam Hussein anche una ex Guardia Repubblicana, che disse: «Mentre stavo sparando con i miei compagni, all’improvviso, trovammo Saddam Hussein con molti dei suoi assistenti dentro l’aeroporto. Fummo davvero sorpresi perché non ci aspettavamo una simile cosa, ma Saddam venne avanti e prese un RPG e se lo mise sulle spalle ed iniziò a sparare anche lui. Ci raccogliemmo intorno a lui e lo pregammo di mettersi da parte e lasciare noi a combattere perché se fossimo stati uccisi noi eravano comuni ufficiali, ma se lui fosse stato ucciso avremmo perso il nostro leader. Saddam si rivolse a noi e disse, “Ascoltate, io non sono meglio di chiunque tra voi e questo è il momento supremo per difendere il nostro grande Iraq e sarebbe grandioso essere ucciso come martire per il futuro dell’Iraq”.»
In un sondaggio del novembre 2006, condotto dal Iraq Centre for Research and Strategic Studies e Gulf Research Center, alla domanda se “si stesse meglio con Saddam o ora”, il 90% disse che si stava meglio meglio prima, e solo il 5% disse di preferire la situazione odierna. Un vero e proprio plebiscito. Per descrivere l’Iraq invaso dagli yankee, l’Iraq ipocritamente definito “libero”, non ci sono parole più precise di quelle usate da Riverbend – Blog da Baghdad:
«Non esiste alcuna maniera per descrivere la perdita di cui abbiamo fatto esperienza con questa guerra e questa occupazione. Non esiste compensazione per la densa nube nera di paura che penzola sulla testa di ogni iracheno. Paura degli americani nei loro carri armati, paura delle pattuglie della polizia con le loro bandane nere, paura dei soldati iracheni che indossano le loro maschere nere ai checkpoint.»
Per quanto riguarda il processo di Saddam Hussein, una delle più grandi finzioni giudiziare degli ultimi anni, sarebbe fin troppo lungo elencare gli errori, le mancanze giudiziare e le assurdità. Basti ricordare che il primo giudice fu costretto a dimettersi perché permetteva a Saddam di parlare e sembrava troppo equo, e ne subentrò uno che mostrava una totale tendenziosità; molte volte Saddam fu allontato dall’aula senza motivo, gli avvocati difensori espulsi, testimoni a difesa torturati, furono distrutti vari video mostrati dalla difesa, ed in soli due giorni la corte disse di aver letto le 1.500 pagine della deposizione della difesa.
La condanna a Saddam Hussein fu nient’altro che una montatura, un processo politico per liquidare un uomo scomodo, umiliare fino in fondo quell’implacabile nemico dell’Occidente, accusato di ogni sorta di crimine e screditarlo agli occhi del suo popolo che, invece, era ancora affezionato a lui. Delle ottime parole per descrivere l’ultimo giorno di Saddam Hussein prima della sua impiccagione furono quelle usate da Malcolm Lagauche: «Oggi, Saddam Hussein è l’uomo più libero dell’Iraq, nonostante sia dietro le sbarre. La sua mente è limpida e la sua integrità incredibile. Attende la morte con dignità. Non una sola volta ha ceduto sotto tortura o pressione. Anche quando gli fu offerta dagli USA una tessera per “uscire gratis di prigione” se avesse fermato la resistenza, Saddam rifiutò di capitolare.»
Leonardo Olivetti – Fonte: statopotenza.eu
attraverso: http://www.morasta.it/controstoria-di-saddam-hussein-e-muammar-gheddafi/
Idee d'attacco e slancio!
Rigore? No, rigore ed espulsione!
Posted by: redazione in Titoli di testa 31 luglio 2014
Di Franco Remondina
Oh c…zzo… abbiamo stabilito il record mondiale delle tasse: 53,2%! La prestazione data dal nostro paese è frutto di un’attenta programmazione. Se mi si consente, siamo “tedeschi” solo in due campi: il debito pubblico e le tasse. Non c’è paragone! Ricostruire i passi che ci hanno dato questo record mondiale è indicativo… Le ultime “formazioni” di governo, sono quelle che hanno dato il meglio: il governo Monti è stato quello che ha di fatto introdotto il concetto di “rigore”. Dopo la breve ma pregna di presagi, parentesi del governo Letta, in cui si è proseguito nel “rigore”, adesso con Renzi si è giunti all’evoluzione logica del concetto: “rigore ed espulsione”. A essere espulsi sono gli italiani. Non tutti, quelli che imprendono, cioè che hanno commesso il “fallo”: credere che l’articolo 1 della costituzione avesse ancora significato. Non siamo più una “Repubblica” visto l’operato dell’attuale presidente, men che meno fondata sul lavoro. Non è il debito pubblico, non è la produttività, la mancanza di governabilità, l’assenza di giustizia, la corruzione, le mancate riforme… tutta fuffa il vero motivo della crisi in Italia è quel 52,3% di tasse! Tutta la manfrina su altri temi è solo fumo negli occhi. Le aziende? Delocalizzano! Si auto-espellono da sole. L’istat ha detto chiaro e tondo perchè dall’estero non arriva più nessuno a investire qui. In ogni altro paese l’aliquota fiscale è inferiore, e di molto! Se vogliamo davvero il lavoro si devono abbassare le tasse! Mangeremo la riforma costituzionale, l’Italicum, che in questi mesi è stata spacciata come risolutiva dei mali dell’Italia. Gli 80 euro? Quelli della spesa “a vita” della Picierno? Sono serviti a un cazzo! Mi sembra di sentire smadonnare quelli del PD, contro l’istat… Dopo averci sfracassato le palle con “lavorare meno, lavorare tutti”, hanno portato avanti il “tassare tutti”. Si sono dimenticati la prima parte, il “tassare meno”. Perchè? Perchè, dovrebbero tassare le banche che in effetti pagano zero tasse! Per tassarle meno dobbiamo dargli anche i soldi, cosi come è stato fatto con l’oro degli italiani. perchè quello di bankitalia era “oro dell’Italia” o vogliamo raccontarci un’altra balla? Si chiama “appropriazione indebita”, a essere buoni. Cosi, adesso sono impegnati in operazioni “particolari”. Una di queste era l’operazione di cassa di bankitalia per accumulare riserve, per abolire le aste di Btp di agosto. Storicamente le speculazioni sono più forti ad agosto. Padoan ha fatto aumentare le riserve di cassa in bankitalia per questa ragione. Poi, a Settembre vedremo… La cosa incredibile è che la maggior parte degli economisti ti racconta altro… Come avevo detto due mesi fa e continuato a ricordarlo a tutti, faranno un prelievo sui conti correnti! Ce lo chiede l’Europa, dove Renzi è andato a picchiare i pugni sul tavolo! Dopo averli picchiati ha detto: “Pagheremo il debito”. Fine delle discussioni. Adesso sono in ansia perchè aspetto il Tweet che lo annuncierà. Vuoi mettere l’effetto, annunciare con un tweet che ci fotteranno il 10% dei nostri saldi attivi sui conti correnti. Cosi, si sgretolerà quell’idiozia del considerare la sinistra dalla parte del popolo. Una volta per tutte, lo chiarirà ad un popolo che chiamare popolo non si può. Si andrà a votare? Credo di si, per manifesta incapacità del sindaco di Firenze e del suo governo di uscire dall’atteggiamento di “voler avere ragione”. Non hanno uno straccio di idea su cosa bisogna fare, ma posso se vogliono dare loro alcuni suggerimenti: 1) Togliere ogni limitazione all’uso del contante. 2) Abbassare le tasse del 20%. Aliquota massima 32%, da mettere in costituzione. 3) Abolire il vincolo del pareggio di bilancio in Costituzione. 4) Abolire ogni pensione, vitalizio etc superiore a 60 000 (sessantamila) euro all’anno. 5) Tagliare ogni stipendio statale, soglia massima di euro 6000 mensili. 6) Ripristinare il Falso in bilancio con l’obbligatorietà della galera per i contravventori. 7) Chiudere Equitalia. 8) Introdurre i costi standard per lo stato. 9) revocare ogni provvedimento preso dagli ultimi quattro presidenti del consiglio e governi: Fiscal compact et altro. Ogni altra esitazione deve venire considerata come “atto ostile” nei confronti della cittadinanza.
Il Nome: A chi riconsegnare la posta.
Grazie a colui che è!
Salve Fratello Caro
Il NOME LEGALE, e' proprietà altrui, e come tale la posta che riceve. Evitiamo di Identificarci con esso: Con tutto quello che sei concorde ci sei in contratto.
Dato che e' reato leggere la Posta altrui, se vogliamo, rimandiamola indietro. Abbiamo 2 opzioni: o la rimandiamo al mittente, oppure al proprietario della FINZIONE GIURIDICA.
Ecco gli Indirizzi:
ITALY REPUBLIC OF CIK#: 0000052782 (see all company filings)
SIC: 8888 - FOREIGN GOVERNMENTS
State location: L6 | Fiscal Year End: 1231
(Assistant Director Office: 99)Business Address
MINISTRY OF ECONOMY AND FINANCE
VIA XX SETTEMBRE, 97
ROME L6 00187
(44) 20 7532 1000
Mailing Address
C/O WHITE AND CASE LLP
5 OLD BROAD STREET
LONDON X0 EC2N 1DW
In Pace ed Onore
colui che è
ILLEGITTIMITA' DELLA TASSAZIONE NEL REGIME MONETARIO ATTUALE
ILLEGITTIMITA' DELLA TASSAZIONE NEL REGIME MONETARIO ATTUALE |
Scritto da Administrator Marted |
|
BREAKING NEWS! IL PETROLIO È UNA FONTE RINNOVABILE!
BREAKING NEWS! IL PETROLIO È UNA FONTE RINNOVABILE!
10 giugno 2014
GLI IDROCARBURI NON SI ESAURISCONO, petrolio e gas sono in continua formazione, e se ne può fabbricare a volontà a costi esigui
QUESTA LA NOTIZIA SHOCK CHE RISULTA DAGLI ULTIMI PAPERS RILASCIATI DA KESHE FOUNDATION
Una nozione universalmente condivisa, una idea radicata nella concezione comune del pubblico è che i cosiddetti “combustibili fossili” stanno per esaurirsi e che pertanto occorre prendere misure di ogni genere per avere fonti alternative a disposizione
Questo produce due tipi di dinamiche commerciali, entrambe a nostro svantaggio: tutto quanto fa riferimento all’industria del petrolio, quindi l’energia e l’indotto industriale mondiale aumenta di costo, trascinando in alto il costo della vita in generale.
E tutto quanto fa invece riferimento alle cosiddette FONTI RINNOVABILI eolico, solare, ecc. ha dei costi che vengono mantenuti alti perché non massificata e alla portata di tutti è la loro produzione.
Pertanto il risultato è che il nostro modello di vita (con tutti noi all’interno) è stato messo psicologicamente in una posizione di panico costante rispetto al futuro.
E la conseguenza ultima è che con il panico costante possiamo essere controllati e ci sentiamo dipendenti da chi può farci materialmente avere accesso ad una fonte energetica, vecchia o nuova che sia.
Ma che il petrolio è un combustibile fossile e che sta esaurendosi è un CLAMOROSO FALSO
Abbiamo capito bene? Il petrolio e i gas naturali non si esauriranno mai perché fanno parte delle materie che si vengono a generare naturalmente a causa dei processi che avvengono nel funzionamento del pianeta che abitiamo, la terra.
Grazie a fattori concomitanti tra cui si evidenziano la rotazione e l’effetto del campo magnetico gravitazionale, all’interno di sacche nel mantello terrestre si vengono a creare grassi e olii proteici di varie caratteristiche, che NON sono il risultato della fossilizzazione di materiali biologici di flora e fauna estinte e che pertanto si riformano in continuazione, permettendoci di considerare gli idrocarburi fonti rinnovabili a tutti gli effetti.
Naturalmente questo ci è stato appunto raccontato finora per mantenere le redini del controllo planetario saldamente in mano al petrodollaro. Il paradigma della scarsità è alla base di qualsiasi strategia commerciale e portandolo all’esasperazione globale sventolando da tutti i media mondiali, con prove “scientifiche” il pericolo che il mondo resti a secco per sempre di energia, ci ha finora mantenuto nel terrore della catastrofe energetica.
Ma avendo la prova che le cose sono diverse da come ci hanno detto finora, ebbene abbiamo il più monumentale disinnesco di paura ancestrale che si possa immaginare. Perché non solo gli idrocarburi si riformano per via naturale, ma addirittura, creando le condizioni perché i processi naturali che li generano possano avviarsi, essi si possono fabbricare anche in laboratorio, con procedure semplici, accessibili e realizzabili economicamente in ogni punto del pianeta. Ma come avere prova certa di una notizia così scioccante e dalle conseguenze così enormi?
LA PROVA DEFINITIVA
Se ci dicessero che così come si formano in natura, gli idrocarburi possono essere replicati con procedure semplici, economiche ed accessibili per ognuno di noi, tanto da poter essere realizzate volendo anche “nel nostro garage”, ci basterebbe come prova?
Se ci dicessero inoltre che potremmo replicare solo la parte propellente, nelle sue diverse varianti per i diversi usi e PURA, SENZA ALCUN BISOGNO DI ESSERE RAFFINATA, QUINDI PRONTA PER L’USO, ci basterebbe come prova?
E se infine ci dicessero che, se non ci fidiamo più del parere “autorevole” di scienziati, economisti, esperti televisivi, possiamo verificare noi di persona, dato che le spiegazioni e le istruzioni SONO STATE MESSE ONLINE SU INTERNET tecnicamente accessibili a tutti?
Nessuna prova è più valida di quella che possiamo realizzare personalmente, ed è quella che conta più di ogni altra.
Perché una notizia del genere ha un impatto così forte sugli interessi dell’industria mondiale da far sì che tutti coloro che in qualche modo sono legati a quegli interessi negheranno l’evidenza. La portata e le conseguenze di ogni tipo e in ogni settore di una notizia come questa sono così incalcolabili che solo con una prova pratica si potrà superare la naturale diffidenza verso la novità, diffidenza che ci è stata instillata da tutti coloro che hanno interesse a mantenere lo status quo. Ma se ognuno di noi può essere messo in grado di autoprodursi il propellente di cui necessita per mantenere in esercizio tutti i motori, i generatori, le caldaie e gli impianti che bruciano gas, benzina, diesel, kerosene e altro, che significato vengono ad avere oleodotti e gasdotti che attraversano interi continenti?
E che significato avrebbero più le strategie politiche internazionali per l’approvvigionamento energetico, e i conflitti regionali che ne sono finora scaturiti?
Quale senso avrebbe d’ora in avanti costruire enormi piattaforme in mezzo al mare, perforare lande desertiche, trasportare poi petrolio da un capo all’altro del mondo in modi costosi e inefficienti, trasformarlo e utilizzarlo in un processo industriale che produce un inquinamento generalizzato su aria, terra, acqua?
L’epoca dell’estrazione del petrolio è terminata in ogni caso, e le multinazionali lo sanno bene.
Se anche si vorrà continuare in un periodo di transizione tecnologica a usare propellente per produrre energia, esso sarà reperibile a tutti con costi prossimi allo zero e inevitabili benefici a cascata sull’intera economia mondiale.
COME È NATA QUESTA TECNOLOGIA
In seguito al disastro di Fukushima la Keshe Foundation ha iniziato le sperimentazioni per trovare e proporre una propria soluzione ad un problema di inquinamento da materiali radioattivi che ormai da tempo non interessa unicamente la realtà nazionale giapponese, ma rappresenta un pericolo potenziale – per il fallout radioattivo esteso attraverso l’acqua dell’oceano – per l’equilibrio dell’intero pianeta.
Già tempo fa pubblicammo a questo link lo straordinario risultato dei test condotti a Fukushima Daichi dalla Fondazione Keshe riguardo ad una procedura di bonifica per acque e terreno.
Ora il report scientifico completo dei risultati è stato pubblicato sul sito della Fondazione, a questo link, la procedura è stato valutata dalle autorità giapponesi e si sta lavorando sul posto per preparare i materiali necessari per la bonifica su più vasta scala.
Durante la sperimentazione con i nanomateriali GANS (GAs in Nano State) per produrre le sostanze necessarie al processo di abbattimento della radioattività, sono state effettuate moltissime varianti di test per comprendere a fondo il processo di formazione della vita, nelle sue fasi iniziali, e per avere un quadro di intervento il più possibile ampio al fine di trovare una soluzione semplice quanto radicale.
Questa lunga fase di studio ha portato a comprendere come in natura, all’interno dell’atmosfera terrestre, ha luogo la formazione delle catene di amminoacidi, e quindi di proteine e grassi che costituiscono i mattoni fondamentali della vita.
Ed ha portato anche alla comprensione di come replicarne nelle sue diverse varianti il processo di formazione, intervenendo e guidandone il manifestarsi al fine di ottenere differenti risultati.
Pertanto, al termine della messa a punto del processo di bonifica per materiali radioattivi, studiato per Fukushima, che rappresenta al momento la massima emergenza nucleare conosciuta del pianeta, ma applicabile a maggior ragione anche a tutti gli altri casi nel mondo in cui vi è necessità di bonificare scorie radioattive, la Fondazione Keshe si è trovata ad avere conseguito alcuni risultati collaterali con enormi implicazioni applicative industriali: processi di bonifica selettiva per sostanze chimiche tossiche e processi di produzione di carburanti in forma liquida e gassosa.
COSA CONTIENE IL DOCUMENTO ONLINE
All’interno del pacchetto rilasciato per la bonifica di Fukushima, che consta di quattro documenti tra essi collegati, nel dossier “Oil, Gas, Proteins and the Earth” è contenuto un resoconto preliminare dei risultati di laboratorio ottenuti da Keshe Foundation con cui si è potuto comprendere il processo a scala planetaria nel quale gli idrocarburi si formano nelle sacche del mantello terrestre.
La replica in piccolo, in laboratorio, della formazione di composti proteici nell’ecosistema terrestre ha dato conferme inequivocabili sul fatto che in natura, nell’ambiente marino, dove quindi vi è presenza di acqua e sale, il manifestarsi della vita primordiale all’interno dell’atmosfera grazie alla presenza di CO2 portò contemporaneamente al rilascio di energia, formazione di ossigeno e creazione di catene di aminoacidi.
Ossia in breve all’articolazione stessa dell’ecosistema in tutti gli aspetti nei quali la vita si manifesta sul nostro pianeta.
A questo resoconto, intimamente connesso alla ricerca sui materiali per la bonifica della radioattività di Fukushima, seguiranno trattazioni più di dettaglio riguardanti gli aspetti specifici della produzione di carburanti e sostanze proteiche.
SCENARI FUTURI
Anche se non è facile prevedere una precisa successione di eventi avendo una possibilità tecnologica di questo genere a disposizione, qualche cosa la si può comunque immaginare con buona approssimazione.
Un gran numero di piccoli produttori, magari non proprio gente come noi che dà il via a una attività nel proprio garage, ma un numero elevatissimo di piccoli imprenditori in tutto il mondo avrebbero la possibilità materiale di avviare una produzione di carburanti a costi irrisori rispetto a quelli delle multinazionali, facendo loro una concorrenza così spietata e capillare da costringere le grandi compagnie a passare alle produzione di carburante “atmosferico” come potremmo definire quello prodotto in questo modo.
E la quantità virtualmente illimitata di prodotto disponibile farebbe tirare all’umanità il più grande sospiro di sollievo della sua storia, al pensiero che la nostra civiltà non è sull’orlo della sua estinzione, ma anzi su quello della propria rinascita in grande stile.
Il controllo energetico centralizzato da parte delle multinazionali del petrodollaro – ATTENZIONE, ANCHE LASCIANDO IMMUTATA LA GAMMA DI UTILIZZI ATTUALI, QUINDI SENZA OBBLIGO STRINGENTE DI AGGIORNARE MOTORI, GENERATORI E IN GENERALE SISTEMI ENERGETICI CHE USANO PROPELLENTI – potrebbe venire pacificamente disattivato: il continuare a fare guerre per il controllo delle riserve energetiche, e il distruggere l’ecosistema planetario con perforazioni, inquinamento e modificazioni ambientali di vario genere non avrebbe più alcun senso, e chiunque lo volesse difendere mostrerebbe inequivocabilmente le proprie intenzioni malevole nei confronti dell’umanità.
Ma il maggior merito che può essere attribuito ad una conoscenza di questo genere e alla sua condivisione da parte della popolazione, paradossalmente non è quello di ridare nuovo impulso all’industria del petrolio, ma semmai quello di sbloccare il passaggio a tecnologie più efficienti, togliendo motivi di conflitto, antagonismo e paura rispetto sopravvivenza energetica del mondo contemporaneo.
Quello inoltre di permettere processi di disinquinamento mirato di vario genere, dei quali la produzione di carburanti e sostanze proteiche rappresenta uno degli aspetti applicativi, poiché i nanomateriali consentono vere e proprie mutazioni delle caratteristiche atomiche delle sostanze coinvolte.
E infine la fondamentale possibilità di affrontare con bassi costi di implementazione il periodo di transizione da una civiltà tecnologica ad un’altra, senza che la tappa evolutiva, inevitabile per scongiurare la nostra autodistruzione, produca drastici contraccolpi economici e gravi conseguenze sul tessuto sociale.
GLI ULTIMI DOSSIER – FONDAZIONE KESHE OIL GAS PROTEIN AND THE EARTH